Piacenza , lunedì, 28. settembre, 2015 10:30 (ACI Stampa).
Rispetto a quelli di Germania, Gran Bretagna, Francia e Spagna, i giovani italiani sono quelli che vedono con maggior preoccupazione la situazione del proprio paese e considerano le opportunità che offre sensibilmente peggiori rispetto al resto del mondo sviluppato. Oltre il 75% ha questa opinione. Il dato emerge dal "Rapporto giovani" dell'Istituto G. Toniolo, svolto a luglio 2015 sui più grandi paesi europei (Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia e Spagna) su un campione di 1000 giovani tra i 18 e i 32 anni rappresentativo all'interno di ciascuna nazione, promossa in collaborazione con l'Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo. Lo studio è stato presentato sabato scorso in occasione della VIII edizione del Festival del diritto che si è conclusa oggi a Piacenza.
Anche la Spagna presenta elevati livelli di disoccupazione giovanile, ma con recenti segnali oggettivi di miglioramento più incoraggianti rispetto all'Italia. Nonostante, quindi, nel paese iberico la maggioranza degli intervistati consideri peggiore il proprio contesto rispetto agli altri paesi, il dato risulta sensibilmente inferiore rispetto a quello italiano.
Notevolmente più favorevole è percepita invece la condizione nel proprio paese, rispetto agli altri, da parte di francesi e inglesi.
Non è un caso, infine, che la Germania, paese che presenta tassi di disoccupazione giovanile particolarmente bassi, abbia anche la più bassa quota di giovani che considerano le opportunità in tale paese inferiori rispetto agli altri (appena l'8,6%).
Secondo il dossier negli ultimi trent'anni si sono prodotte due grandi trasformazioni che hanno depotenziato il ruolo delle nuove generazioni italiane e offuscato la visione comune del futuro. La prima è stata la loro contrazione demografica, conseguenza della denatalità.