Città del Vaticano , domenica, 8. novembre, 2020 12:14 (ACI Stampa).
“Gesù ci vuole dire che dobbiamo essere preparati all’incontro con Lui. Non solo all’incontro finale, ma anche all’impegno di ogni giorno in vista di quell’incontro, per il quale non basta la lampada della fede, occorre anche l’olio della carità e delle opere buone”.
Papa Francesco lo ha detto nelle riflessione di mezzogiorno prima della recita della preghiera dell’ Angelus in Piazza San Pietro. Il Papa ha commentato la parabola della vergini stolte e delle vergini sagge proposta oggi nella liturgia.
La riserva di olio delle vergini sagge, dice il Papa “indica le azioni buone fatte in collaborazione con la grazia. Essere saggi e prudenti significa non aspettare l’ultimo momento per corrispondere alla grazia di Dio, ma farlo attivamente da subito. Convertiti oggi, non aspettare domani, Se vogliamo essere pronti per l’ultimo incontro con il Signore, dobbiamo sin d’ora cooperare con Lui e compiere azioni buone ispirate al suo amore”.
Una riflessione che prolunga quella della commemorazione dei defunti con la quale è iniziata la settimana. “Capita, purtroppo, - dice il Papa- di dimenticare la meta della nostra vita, cioè l’appuntamento definitivo con Dio, smarrendo così il senso dell’attesa e assolutizzando il presente” e “allora ci si preoccupa soltanto di possedere, di emergere, di sistemarsi... Se ci lasciamo guidare da ciò che ci appare più attraente, dalla ricerca dei nostri interessi, la nostra vita diventa sterile”.
Se si assolutizza il presente perde il senso dell’attesa, è tanto bello aspettare il Signore e ti tira fuori dalle contraddizioni del momento, spiega il Papa. Dobbiamo vivere un oggi carico di speranza.