Hartford , sabato, 31. ottobre, 2020 18:00 (ACI Stampa).
Il primo parroco statunitense ad essere beatificato nella storia è un sacerdote che, con il suo impegno, ha dato vita ad una organizzazione che oggi conta 2 milioni di membri, e che potrebbe essere considerato un martire del coronavirus, essendo morto a 38 anni per una polmonite nata da una complicazione di una influenza del tipo “corona”, la cosiddetta influenza russa.
La beatificazione è avvenuta il 31 ottobre, con una Messa celebrata nella cattedrale di Hartford (Connecticut) dal Cardinale Joseph Tobin, arcivescovo di Newark.
“Quello che celebriamo oggi è prima di tutta la fedeltà di Dio nei confronti del suo popolo,” ha detto il Cardinale Tobin. E padre McGivney è “stato il volto delle famiglie immigrate”, è un testimone che “stato un apostolo che si è curato delle vittime di una epidemia a costa della sua vita”, e che si è manifestato attraverso l’intercessione per un miracolo ad un bambino ancora non nato. Così, “la breve vita di questo uomo, un secolo e mezzo dopo, parla eloquentemente”.
Nella lettera apostolica che sanciva la beatificazione, Papa Francesco ha sottolineato che “lo zelo per la proclamazione del Vangelo e la generosa preoccupazione per i suoi fratelli e sorelle” ha fatto di padre McGivney “uno straordinario testimone della solidarietà cristiana e l’assistenza fraterna”.
Padre McGivney sarà commemorato il 13 agosto – tra il suo giorno di nascita, il 12 agosto, e quello della morte, il 14 agosto.