Roma , sabato, 31. ottobre, 2020 12:30 (ACI Stampa).
"Durante la pandemia le comunità locali hanno svolto un ruolo chiave, in quanto hanno rappresentato un luogo importante di coesione sociale, e ancora oggi sono chiamate a mettere in gioco competenze, energie e specificità, a causa di questa crisi che non è solo economica e sanitaria, ma anche sociale".
È quanto dichiara Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia, in occasione della Giornata Mondiale delle Città che si celebra ogni anno il 31 ottobre.
“Nel contesto del lockdown - aggiunge Borzì - abbiamo sperimentato come la solidarietà abbia il potere di annullare ogni tipo di distanza. In quel momento, infatti, Roma ha mostrato il suo lato più bello con i vicoli della nostra amata città che hanno brillato della luce più intensa che c’è, quella generata dalla bellezza del verbo donare. Così tante realtà solidali hanno raccolto la sfida del Covid, mettendosi al servizio dei più fragili. Tra queste anche noi delle ACLI di Roma con i nostri instancabili volontari. Dietro le loro mascherine c’erano volti e storie diverse, ma un cuore unico che batteva per il Bene Comune"-
"In occasione della Giornata Mondiale della città allora - continua Borzì - rilanciamo con forza la necessità di un processo di rinascita che passi attraverso la ridefinizione dell’identità della Capitale, attraverso un serio e condiviso progetto di infrastrutturazione sociale. In questa fase riteniamo che sia indispensabile il recupero delle relazioni vive, ovvero quelle esperienze di cura, condivisione, solidarietà e partecipazione, un collante che modifica la realtà, popolandola di senso, per combattere l’abbandono e abbracciare l’altro, non solo i suoi bisogni”.