Parigi , giovedì, 29. ottobre, 2020 17:00 (ACI Stampa).
Non si è fermata sotto le bombe nel 1944, e non si è fermata nemmeno durante il periodo della pandemia, l’adorazione eucaristica che si tiene nella Basilica del Sacro Cuore a Montmartre, a Parigi. Dal 21 ottobre, quel santuario che nasce come un santuario di espiazione sul luogo che fu scenario di tanti martiri è considerato monumento nazionale di Francia.
La proposta di iscrivere le Sacre Coeur tra i monumenti nazionali non è arrivata senza polemiche, in una Francia che addirittura voleva ricostruire la Basilica di Notre Dame con degli inserti moderni o che pensava di trasformare gli edifici religiosi in Musei. Ma, nonostante il dibattito e le controversie, la procedura per riconoscere la basilica come monumento nazionale è andata avanti spedita. La proposta era arrivata dalla Direzione Regionale degli Affari Culturali della lle-de-France, il 13 ottobre la commissione regionale per il patrimonio e l’architettura ha approvato la proposta all’unanimità, con il sostegno esplicito di Roselyne Bachelot, ministro per la cultura. Ora, il fascicolo verrà inviato alla Commissione per i Beni e l’Architettura, che deciderà la classificazione del sito.
Secondo il Codice del Patrimonio di Francia, un edificio registrato come monumento storico può ricevere fino al 40 per cento dei sussidi statali per i suoi lavori di conservazione e ristrutturazione, mentre un edificio storico può beneficiare di sussidi illimitati. E tutti i segnali prevedono che sarà questo il destino de le Sacre Coeur, con un iter che si chiuderà burocraticamente nel 2021.
La Basilica è visitata da 10 milioni di persone l’anno, ed è uno dei monumenti più conosciuti di Francia. Quest’anno, se ne stava celebrando il Giubileo. Ed è stato proprio nell’anno del suo Giubileo che la Basilica ha dovuto, per la prima volta nella sua storia, chiudere le sue porte. Non ha però fermato la sua adorazione eucaristica, che va avanti ininterrottamente dal’1 agosto del 1885 (con le eccezioni del Venerdì Santo), curata dalle Suore Benedettine del Sacro Cuore di Montmartre. Ogni suora del convento deve pregare in adorazione due volte al giorno per una ora, garantendo così una presenza costante di 24 ore su 24 davanti al Santissimo Sacramento.
La Basilica nasce a seguito della sconfitta francese nella Guerra Franco-Prussiana, e soprattutto per rispondere al senso di sfiducia causato dall’assedio di Parigi nel 1871. Furono due laici, Alexandre Legentil and Hubert Rohault de Flery, a promuovere e sviluppare l’ambizioso progetto di una chiesa dedicata al Sacro Cuore di Gesù, in un luogo che fu scelto dall’arcivescovo di Parigi di allora, il Cardinale Joseph-Hippolyte Guibert: era il monte dei martiri.