Cascia , giovedì, 22. ottobre, 2020 14:00 (ACI Stampa).
“Vogliamo portare la consolazione, la vicinanza e soprattutto la speranza di Santa Rita nelle case di ogni devoto in Libano, raggiungendo anche chi non può muoversi e sta vivendo delle difficoltà”. Così P. Luciano De Michieli, neo rettore della Basilica di Santa Rita, descrive l’iniziativa "In preghiera con Santa Rita per il Libano", che lui stesso ha ideato.
Da giovedì 22 ottobre, alle ore 17:00 (ore 18:00 in Libano), per la prima volta nella storia verrà celebrata nella Basilica di Santa Rita di Cascia una Santa Messa in rito Maronita e lingua araba.
L'iniziativa è stata "voluta per far arrivare l’abbraccio di Santa Rita alla Terra dei Cedri e al suo popolo molto devoto, la celebrazione sarà la prima di una serie di appuntamenti, in programma una volta al mese fino a maggio 2021", scrivono dal sito del Santuario di Cascia.
A chiudere ogni Santa Messa, il passaggio all’urna che custodisce il corpo della santa, con una preghiera di affidamento a Santa Rita per il Libano, scritta per l’occasione. In presenza o in modo virtuale, la funzione religiosa è aperta a tutti. I devoti potranno partecipare anche dal Libano, collegandosi al canale YouTube del Monastero Santa Rita da Cascia “Santa Rita da Cascia Agostiniana“, dove le celebrazioni saranno trasmesse in diretta streaming.
E' lo stesso sito del Santuario che spiega il profondo legame tra Santa Rita e il Libano: "La grande devozione dei libanesi a Santa Rita, a Cascia è rappresentata dalla statua della santa scolpita proprio nella pietra libanese e posta all’ingresso della città. Il monumento, finanziato dal devoto Sarkis Sarkis e realizzato dal noto artista libanese Nayef Alwan, è stato inaugurato nell’ottobre 2015, dopo essere stato benedetto da Papa Francesco, in Piazza San Pietro a Roma. Per il quinto anniversario, all’interno della Santa Messa con rito Maronita, il Comune di Cascia, con la partecipazione della popolazione e del monastero, donerà 13.000 euro alla scuola Santa Rita della città libanese di Dbayeh".
