Roma , mercoledì, 21. ottobre, 2020 14:00 (ACI Stampa).
Non esiste società giusta senza un riferimento assoluto, ed è fallita l’idea che la religione sia l’oppio dei popoli. Al contrario, “ignoranza, intolleranza e violenza sono il fallimento e non l’essenza della religione”. Ricevendo la laurea honoris causa della Pontificia Università Antonianum, il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli tratteggia nella sua lectio magistralis i temi che sono stati al centro del suo magistero del patriarcato: dal ministero ecologico al dialogo, dalla giustizia sociale fino alla necessità di combattere un mondo che si dimentica di Dio.
Il Patriarca è a Roma per la preghiera per la pace organizzata da Sant’Egidio il 20 ottobre, ed ha avuto anche una serie di incontri, tra i quali ci sarà anche un faccia a faccia con Papa Francesco. La cerimonia del conferimento della laurea honoris causa introdotta dalla Laudatio del Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, si inserisce perfettamente nella cornice del viaggio, ed è anche l’occasione per il patriarca di delineare i pilastri del suo magistero.
Alla base del pensiero del Patriarca Ecumenico ci sono due temi. Il primo è la riaffermazione del ruolo del patriarcato di Costantinopoli, descritto come “centro vitale della vita dell’intero mondo ortodosso”, grazie al suo “carattere sovranazionale e sovraregionale” da cui nascono “le nuove chiese regionali d’Oriente, dal Caspio ai Baltici, dai Balcani all’Europa centrale”. Un modo, tra le righe, per riaffermare il primato del patriarcato nella sinassi delle Chiese ortodosse, contestato tra l’altro quando Bartolomeo decise di concedere la nascita di una Chiesa autocefala ucraina.
Il secondo tema è quello della dottrina sociale. Perché quest’anno è stato pubblicato anche “Per la vita del mondo”, il primo documento di dottrina sociale del Patriarcato Ecumenico, un compendio di tutto il pensiero dell’ortodossia sul tema.
Il mondo del Patriarcato ecumenico si definisce tra questi due pilastri. Il Patriarca Bartolomeo rivendica il ruolo pionieristico del Patriarcato sulle iniziative ambientali, nota che fu già nel 1989 che il Patriarca Dimitrios stabilì una Giornata di Preghiera per il Creato, data poi adottata da tutte le Chiese Ortodosse, certificata dal Consiglio Mondiale delle Chiese, e ripresa anche dalla Chiesa Cattolica e la Comunione Anglicana.