Ascoli Piceno , martedì, 20. ottobre, 2020 14:00 (ACI Stampa).
Ricordare la testimonianza di padre Vittorio Traini è tenere viva la sua memoria. Sembra rivederlo, nel convento delle SS.Stimmate di Roma, in quella sua stanza nella quale preparava il testo su San Serafino da Montegranaro, santo cappuccino a cui il padre era molto legato.
Vittorio Traini nacque nel 1934 ad Ascoli Piceno da una buona e religiosa famiglia. Come consuetudine dell'epoca, nel 1947 entrò nel Seminario minore della Provincia Picena dei Frati cappuccini e qui vi compì le scuole medie ed il ginnasio.
Novizio, dal 4 agosto 1952 assumendo il nome di fra Fortunato da Ascoli Piceno ed emessa la professione temporanea, proseguì l'iter teologico e filosofico, fino all'ordinazione sacerdotale. Era l’11 ottobre 1959.
Viste le buoni doti, intellettuali e spirituali, i superiori lo inviarono a Milano, per perfezionare i propri studi. Qui si laureò in lettere presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore e si licenziò in Teologia. Da queste specializzazioni passo per vari incarichi di responsabilità e fiducia, tra i quali: professore di varie materie tra cui latino e greco, nelle scuole statali; preside di scuola superiore e ,per diversi anni, addetto stampa per le Missioni cappuccine estere.
Visse in diverse comunità, tra cui quelle della Provincia Picena: Offida, Roma SS.Stimmate, Potenza Picena. Fu un religioso autenticamente francescano e molto aperto alle necessità delle persone. Sacerdote zelante chi ha avuto la gioia di conoscerlo, ne ricorda il carattere sereno e gioioso. Uomo di cultura scrisse diversi articoli e testi sul Francescanesimo tra cui anche L'Agiologia storico critica di San Serafino da Montegranaro (2003). Il testo è particolare in quanto evidenzia, in maniera originale, il famoso santo piceno.