Grosseto-Firenze , mercoledì, 14. ottobre, 2020 12:30 (ACI Stampa).
Non è mai stato esposto in pubblico il tondo di Sandro Botticelli con la Madonna, Gesù bambino, san Giovannino e un angelo. Dunque per la Diocesi di Grosseto sarà un evento unico quello della mostra del tondo di Botticelli protagonista della "La bellezza svelata", in programma a Grosseto dal 23 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021, presso il Polo culturale Le Clarisse.
"È il dono grande che il collezionista Gianfranco Luzzetti fa nuovamente alla sua città e alla Chiesa diocesana in occasione della Settimana della Bellezza 2020, il festival culturale promosso da Diocesi di Grosseto e Fondazione Crocevia, con la coorganizzazione del Comune e la collaborazione di Avvenire, Luoghi dell’Infinito e del Polo Universitario Grossetano", scrivono sul sito della Diocesi di Grosseto.
"La mostra rende per la prima volta visibile il grande dipinto che l’antiquario e mecenate Gianfranco Luzzetti, Grifone d’Oro 2018 e cittadino onorario di Grosseto, ha acquistato nel 1985 a un’asta di Christie’s, a Londra, per la sua collezione privata, da allora mai uscito dalla sua casa fiorentina di Borgo San Jacopo", spiegano ancora dalla Diocesi.
Il Tondo Luzzetti presenta evidenti affinità con il tondo con la Madonna con Bambino, san Giovanni Battista bambino, san Michele Arcangelo e san Gabriele Arcangelo conservato a Palazzo Pitti a Firenze. "I due tondi sono identici nella composizione, ad eccezione della figura dell’arcangelo Michele. Le diverse versioni e varianti di questa complessa composizione fanno ipotizzare l’esistenza di un prototipo botticelliano, purtroppo perduto, replicato nella bottega per il mercato della Firenze di Lorenzo il Magnifico.", scrive la Diocesi di Grosseto spiegando il tondo.
Oltre a un nucleo di quattro dipinti firmati da Pier Dandini– pittore a cui è dedicata un’intera sala del museo – il percorso espositivo presenta opere pienamente seicentesche riferibili a Rutilio Manetti, Giovanni Martinelli, Jacopo Vignali, Francesco Curradi, Giovan Battista Vanni, Matteo Bonechi, Pietro Tacca, Giovanni Antonio Pucci, anticipate cronologicamente da lavori attribuiti al Passignano, Santi di Tito e Cigoli.