Milano , venerdì, 16. ottobre, 2020 10:00 (ACI Stampa).
Anche quest’anno tornano le Giornate di archeologia, arte e storia del Medio Oriente, promosse dalla Fondazione Terra Santa e dallo Studio Biblico dei francescani a Gerusalemme.
Giunte alla loro sesta edizione, per la prima volta saranno trasmesse anche in live streaming.I convegni e le iniziative connesse si terranno come di consueto a Milano, ma potranno essere seguiti ovunque e gratuitamente.
Diverse le tematiche degli appuntamenti di quest’anno, che rispecchiano storia e contenuti della rivista Terrasanta, fondata a Gerusalemme nel 1921 e che celebra perciò i suoi cento anni: Luoghi santi, archeologia, Chiese d’Oriente, minoranze etniche e religiose della regione, arte, viaggi e pellegrinaggi.
Si inizierà giovedì 22 ottobre (ore 14.30-17.30) con un convegno dedicato alla basilica cuore della cristianità: il Santo Sepolcro di Gerusalemme. Gli studi compiuti negli ultimi anni, in particolare i rilievi sismici, le indagini archeologiche più recenti e il progetto dei nuovi restauri. Interverranno, tra gli altri, studiosi di due istituzioni responsabili dei lavori: il Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università la Sapienza (Roma) e la Fondazione Centro per la conservazione ed il restauro dei beni culturali La Venaria Reale (Torino). Questo convegno è organizzato in collaborazione con la Scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Venerdì 23 ottobre (ore 9.00-13.00) avrà la mattina dedicata alle minoranze etniche e religiose nel Medio Oriente, con approfondimenti di taglio storico e geopolitico. Apre i lavori una relazione di Andrea Riccardi, docente di Storia e fondatore della Comunità di Sant’Egidio. Esperti presenteranno aspetti culturali e vicende di armeni, copti e aleviti. Dei curdi, un popolo diviso al centro delle tensioni regionali, parlerà Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera. Un approfondimento sarà dedicato anche al ruolo dei mass media nella narrazione delle minoranze e nell’affermazione di diritti e doveri uguali per tutti.