Washington , martedì, 22. settembre, 2015 22:31 (ACI Stampa).
Bergoglio mette piede per la prima volta negli Stati Uniti e la visita non sarà facile come quella a Cuba. Già in aereo qualcuno riporta i commenti della stampa e il Papa risponde con delle battute. Ma diventa serio quando parla dell’ embargo a Cuba. “Per quanto riguarda la posizione della Santa Sede quanto riguarda embarghi. Papi precedenti hanno parlato di questo. Non solo questo. Ci sono altri casi di embargo. C'è dottrina sociale della Chiesa su di questo.”
Parla anche del mancato incontro con i dissidenti dice di non sapere nulla e che gli incontri sono sempre positivi, che forse ha incontrato tra le persone fuori dalla cattedrale, che sono arrivate delle telefonate in nunziatura.
Il Papa scherza su chi dice che è “l’antipapa”, e preferisce ricordare che nei discorsi ha ha sempre parlato dottrina sociale della chiesa, “ma le cose che si devono correggere le ho dette chiaramente, non “profumatamente, soft”,”
Francesco non ha paura di dire che forse qualche interpretazione della Laudato sì è stata “sinistrina”, ma sfida i giornalisti a trovare qualcosa che non sia la dottrina sociale della Chiesa.
Il viaggio a Cuba sottoliena il Papa è stato pastorale “con i cristiani, anche con tutte le persone di buona volontà, per questo che i miei interventi, anche con i giovani che erano giovani credenti e non credenti, e tra i credenti, di diverse religioni, sono stati un discorso di speranza, e di incoraggiamento, di dialogo tra loro, di andare insieme, per le cose che ci accumono e non ci dividono, fare ponti.”