Erevan , venerdì, 9. ottobre, 2020 16:00 (ACI Stampa).
Il rischio c’era, tanto che il Catholicos Karekin II, patriarca della Chiesa Apostolica Armena, aveva chiesto già il 7 ottobre di non far diventare il conflitto in Nagorno Karabach un conflitto a matrice religiosa. E invece l’8 ottobre, verso ora di pranzo, le forze armate azere colpito la cattedrale di Cristo San Salvatore di Ghazanchetsots, luogo simbolo della cristianità armena sin dal XIX secolo. La cattedrale è stata seriamente danneggiata.
All’undicesimo giorno di conflitto, dunque, sembra che la guerra stia raggiungendo tutto un altro livello. Il Nagorno Karabch, Artsakh in lingua armena, è una regione a maggioranza armena, che però Stalin assegnò all’Azerbaijan. Quando l’Azerbaijan si distaccò dall’Unione Sovietica, gli abitanti promossero un referendum e proclamarono la loro indipendenza, staccandosi da Baku. Da allora, il conflitto è rimasto latente, perché Baku non ha mai riconosciuto la scelta di Stepanakert (questo il nome della capitale del Nagorno Karabach).
Se il conflitto è sempre rimasto latente, in quest’ultimo anno c’è stata una prima escalation a luglio, e poi una seconda a fine settembre, che ha portato a un conflitto “caldo”. Gli azeri accusano le provocazioni armene, mentre gli armeni mettono in luce che sono gli azeri ad aver penetrato per primi su territorio di Erevan.
Fatto sta che l’attacco ad una cattedrale armena sembra anche avere il significato simbolico di mettere sotto attacco la radice armena del Paese. L’Armenia, infatti, è la prima nazione cristiana della storia, e la loro identità è fortemente permeata nel cristianesimo.
La cattedrale ha subito gravi danni, ne sono stati distrutti gli interni e una parte del tetto. Era stata costruita tra il 1868 e il 1887 grazie alle donazioni dei fedeli del Nagonrno Karabach ed è considerato uno dei luoghi più importanti e sacri della cristianità armena, ed è una delle cattedrali armene più grandi del mondo. Se l’attacco alla cattedrale è cosa nuova, non lo sono le costanti profanazioni che ci sono state nel corso degli anni.