Roma , giovedì, 8. ottobre, 2020 9:00 (ACI Stampa).
Poco più di un anno fa, il 12 settembre 2019, Papa Francesco lanciava il patto educativo globale. Un percorso partito con slancio, ma scontratosi con la pandemia da Covid-19. Gli eventi previsti sono stati sospesi prima, annullati poi, costringendo ad un ripensamento nella realizzazione dei progetti.
L’incontro mondiale previsto per maggio è stato rimandato, ma il 24 settembre scorso con un comunicato della Congregazione per l’educazione Cattolica si sono avute le indicazioni circa l’evento, previsto per il 15 ottobre, dal titolo Guardare Oltre
Il Papa chiama il mondo dell’educazione ad un incontro mondiale, come tappa di un percorso in cui poter verificare l’attivarsi di un’alleanza educativa nell’attuale società individualista e materialista. Il farsi villaggio, comunità, puntare sulle relazioni e i valori di fratellanza, solidarietà, pace.
Il messaggio è formulato con un linguaggio divenuto di uso comune. Questo lo rende credibile come appello ad un’alleanza per un impegno comune contro la cultura dello scarto, per la casa comune, formando al servizio, alla solidarietà e alla fratellanza.
Il patto educativo globale si inserisce in un percorso tracciato da Papa Francesco nel tempo. Era il 2017, infatti, quando veniva promulgata la Costituzione Apostolica Veritatis Gaudium. Rivolta alle università e facoltà ecclesiastiche, ha influito su tutto il mondo educativo cattolico.