Città del Vaticano , venerdì, 25. settembre, 2020 15:30 (ACI Stampa).
Nel corso di una conferenza stampa ristretta il Cardinale Giovanni Angelo Becciu ha voluto chiarire il proprio punto di vista sulla situazione che lo riguarda, portandolo a dimettersi da Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi e a rinunciare ai diritti connessi al cardinalato.
"E’ un po’ strana – ha detto Becciu, secondo quanto diffuso dalle agenzie, - la cosa, mi sento un po’ stralunato. Fino a ieri sera mi sentivo amico del Papa, fedele esecutore del Papa. Poi il Papa dice che non ha più fiducia in me perché gli è venuta la segnalazione dei magistrati che io avrei commesso atti di peculato. Rinnovo la mia fiducia al Santo Padre. Diventando cardinale ho promesso di dare la vita per la Chiesa e per il Papa. Oggi rinnovo la mia fiducia".
"Mi sembra strano – ha aggiunto l’ex Prefetto - essere accusato di questo. Quei 100.000a euro li ho destinati alla Caritas. E’ nella discrezione del Sostituto destinare delle somme che sono in un fondo particolare destinato alla Caritas, a sostenere varie opere. In 7-8 anni non avevo mai fatto un’opera di sostegno per la Sardegna. So che nella mia diocesi c’è un’emergenza soprattutto per la disoccupazione, ho voluto destinare quei soldi alla Caritas, non a mio fratello: non so perchè sono accusato di peculato. Per il palazzo di Londra l’Obolo di San Pietro non è stato toccato. La Segreteria di Stato aveva un fondo, doveva crescere".
“Il Papa – ha raccontato ancora Becciu – era turbato e spero si renda conto che si tratta di un equivoco e che non si faccia manovrare”. Da parte mia “nessuna sfida al
Papa, ma ognuno ha diritto alla propria innocenza”.
Il Cardinale Becciu si è detto pronto a rispondere ai rilievi della magistratura precisando di non voler accusare nessuno per l’accaduto. “Non temo l’arresto perché non ho commesso reati”, ha chiosato il prelato.