Torino , martedì, 15. settembre, 2020 18:00 (ACI Stampa).
Straordinari i documenti e le testimonianze custodite nel museo, non ultime due copie a grandezza naturale del Telo che riposa nel #DuomoDiTorino e che viene offerto alla contemplazione solo in occasione delle #Ostensioni volute dal #Papa a cadenza all’incirca decennale.
Lungo due percorsi, uno storico e uno scientifico, il #MuseoDellaSindone ricostruisce e spiega gli studi e le vicende occorse al Lino. Si tratta di un lenzuolo tessuto a spina di pesce di fattura fine, che per l’impronta in esso contenuta ha sicuramente accolto il corpo di un uomo morto per i supplizi patiti su una croce. Per le tante corrispondenze con il racconto dei Vangeli, potrebbe essere proprio il lenzuolo appartenente al corredo funerario di Cristo.
Ma al di là di tutto è proprio la formazione e l’origine dell’impronta che apre interrogativi tuttora irrisolti anche alla luce delle più avanzate acquisizioni scientifiche. Senza pregiudizi e con un taglio rigoroso si rende conto degli studi interdisciplinari sino a ora compiuti sul e attorno al Lino. Senza mai prendere posizione, lasciando ampia libertà di coscienza all’intelletto di chi si accosta al mistero. Certo è che al di là dei personali convincimenti, la #Sindone resta per tutti uno straordinario documento di sofferenza e anche un messaggio di riscatto oltre il dolore. La prova che l’amore vince sulla morte.
Il #MuseoDellaSindone, a Torino è riaperto