Città del Vaticano , sabato, 12. settembre, 2020 11:59 (ACI Stampa).
Contemplazione e compassione, sono queste le due parole chiave per la ecologia secondo Papa Francesco che oggi ha ricevuto in udienza i partecipanti all’Incontro delle Comunità Laudato si’.
“L’incuria del creato - ha detto il Papa- e le ingiustizie sociali si influenzano a vicenda: si può dire che non c’è ecologia senza equità e non c’è equità senza ecologia.
Voi siete motivati a prendervi cura degli ultimi e del creato, e volete farlo sull’esempio di San Francesco d’Assisi, con mitezza e laboriosità”.
Contemplazione, dice il Papa significa “regalarsi tempo per fare silenzio, per pregare” e “chi contempla impara a sentire il terreno che lo sostiene, capisce di non essere al mondo solo e senza senso. Scopre la tenerezza dello sguardo di Dio e comprende di essere prezioso. Ognuno è importante agli occhi di Dio, ognuno può trasformare un po’ di mondo inquinato dalla voracità umana nella realtà buona voluta dal Creatore. Chi sa contemplare, infatti, non sta con le mani in mano, ma si dà da fare concretamente”.
E poi la compassione: “la nostra compassione è il vaccino migliore contro l’epidemia dell’indifferenza”. Però dice il Papa, attenzione “la compassione non è un bel sentimento, non è pietismo, è creare un legame nuovo con l’altro. È farsene carico, come il buon Samaritano che, mosso da compassione, si prende cura di quel malcapitato che neppure conosce. Il mondo ha bisogno di questa carità creativa e fattiva, di gente che non sta davanti a uno schermo a commentare, ma si sporca le mani per rimuovere il degrado e restituire dignità. Avere compassione è una scelta: è scegliere di non avere alcun nemico per vedere in ciascuno il mio prossimo”. Il Papa ha poi ricordato una foto che ritrae una signora apparentemente ricca che ignora una senza tetto. "L'ho voluta mettere in Eemosineria", ha detto.