Guadalajara , giovedì, 10. settembre, 2020 12:30 (ACI Stampa).
Un luogo per ricordare i bambini mai nati a causa di un aborto, ma anche per favorire la riconciliazione tra i bambini e i genitori che non li hanno voluti: è questo la Grotta di Rachele, cappella inaugurata lo scorso 15 agosto a Guadalajara, in Messico, alla presenza del Cardinale Juan Sandoval Iniguez, arcivescovo emerito della città.
Nella sua benedizione, il Cardinale Sandoval ha sottolineato che la cappella ha il compito di sviluppare la “coscienza che l’aborto è un crimine terribile che spezza il destino di molti esseri umani.
Il progetto è stato promosso dall’associazione Los Inocentes de Maria, che si è ispirata a un progetto simile del coro Harpa Dei. Questo corò stabilì una “grotta di Rachele” a fianco alla cappella di adorazione perpetua nel monastero di Frauenberg, nel sud di Germania.
Il nome di “Grotta di Rachele” viene dal passo del Vangelo di San Matteo sulla strage degli innocenti, in cui si parla di “Rachele che piange i suoi figli”. Rachele, moglie amata di Giacobbe, fu colei che diede la luce a Giuseppe e Beniamino.
Parlando con ACI Prensa, Brenda del Rio, fondatriice e direttrice dell’associazione Los Inocentes de Maria, ha spiegato che ha subito trovato l’idea di Harpa Dei come “meravigliosa per la nostra opera”.