San Gallo , venerdì, 4. settembre, 2020 11:00 (ACI Stampa).
Non si sa ancora se l’arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz di Minsk sarà tra quelli che potranno partecipare alla prossima plenaria in programma a Praga dal 24 al 27 settembre. Se non potrà, però, non sarà a causa della pandemia, ma perché ancora bloccato alla frontiera tra Polonia e Bielorussia, incluso in una lista nera russo-bielorussa e dunque impossibilitato a rientrare in patria.
Nel giorno dell’annuncio della prossima plenaria, il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee ha voluto anche prendere una posizione ufficiale sulla situazione bielorussa, dove all’arcivescovo non è concesso di rientrare mentre continuano le proteste per il controverso risultato elettorale del 9 agosto.
In una dichiarazione diffusa nella serata di ieri, la presidenza del CCEE ha espresso “La vicinanza di tutto l’episcopato europeo all’arcivescovo Kondrusiewicz e alla Chiesa in Bielorussia in questa delicata vicenda”.
“Mentre assicura la propria preghiera per l’amato pastore e per tutta la comunità bielorussa – prosegue la dichiarazione – (la presidenza) auspica un immediato ritorno a casa dell’arcivescovo di Minsk e una ripresa del suo ministero episcopale, e incoraggia tutti a impegnarsi per risolvere pacificamente il conflitto e a perseguire, con fiducia, la via del dialogo per il bene dell’uomo e della società intera”.
Gli sviluppi della situazione sono tutti da definire, e, in caso rientrasse, sarà da vedere se l’arcivescovo Kondrusiewicz se la sentirà di lasciare il Paese di nuovo per andare a Praga a partecipare alla plenaria del CCEE.