Roma , martedì, 25. agosto, 2020 14:00 (ACI Stampa).
“Penso alle nuove linee guida ministeriali, che estendono la possibilità di ricorrere all’aborto farmacologico mediante la pillola Ru486 fino alla nona settimana di gravidanza e che costituiscono una duplice sconfitta: per la vita del concepito e per la stessa donna, lasciata ancor più a se stessa, visto che non ne viene mantenuto nemmeno il ricovero, necessario per garantire la sorveglianza sulla sua salute”: così aveva scritto nelle scorse settimane il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti.
Ad Assuntina Morresi, Docente di Chimica Fisica presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Università degli Studi di Perugia, dal 2006 nel Comitato Nazionale per la Bioetica, e dal 2012 nel Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze per la Vita, organo di consulenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, autrice, con Eugenia Roccella, di La favola dell’aborto facile. Miti e realtà della pillola abortiva Ru486, abbiamo chiesto di spiegarci quali situazioni aprono le nuove linee guida:
“Aprono ad un cambiamento radicale della 194, un cambiamento che si vuole indurre aggirando il parlamento. Lasciando da parte il giudizio nel merito della legge 194 e guardando alle intenzioni di chi l’ha voluta, ricordiamo che la legge 194 è basata sull’idea che l’aborto è un problema sociale, un fatto negativo che va evitato e che comunque le istituzioni vogliono tenere sotto controllo, consentendolo solo all’interno del Sistema Sanitario Nazionale e le strutture private sono ammesse solo se convenzionate: per questo viene regolamentato.
Con queste nuove indicazioni invece si negano le basi della 194 stessa: usando il metodo farmacologico per far uscire l’aborto dall’ospedale, l’aborto diventa un fatto privato della singola donna, che riguarda solo lei, un atto medico personale. Per quale motivo bisognerebbe eliminare le cause che spingono le donne a fare queste scelte, se sono esclusivamente personali e non ci riguardano?”
Perché l’aborto farmacologico è incerto?