Città del Vaticano , sabato, 19. settembre, 2015 20:10 (ACI Stampa).
A Cuba il ricordo di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI è vivo e palpitante. Ma c’è un altro Papa che ha voluto “parlare” ai cubani anche se a distanza, e la sua voce è risuonata nella Piazza della Rivoluzione a L’ Avana. Papa Giovanni XXIII, cinquantasei anni fa. Poco dopo il trionfo della Rivoluzione e dell'ingresso alla capitale di Fidel Castro e fu celebrata una Eucaristia proprio nella piazza. Nel corso della Celebrazione, attraverso le onde della Radio Vaticana, migliaia di fedeli presenti ascoltarono un Radiomessaggio di Giovanni XXIII. Un fatto che risulta anche dagli archivi di stato di Cuba.
Su "Cubadebate" un articolo intitolato "La primera misa en la Plaza de la Revolución", Eugenio Suárez, direttore dell'Archivio "Histórico del Consejo de Estado" ricorda che “pochi mesi dopo il trionfo della rivoluzione, la gerarchia cattolica cubana organizzò un Congresso Cattolico Nazionale per il 28 e 29 novembre 1959". Fra le molte attività religiose del Congresso c'era l'evento culmine: una Messa per onorare la Madonna della “Caridad del Cobre” sulla Piazza della Rivoluzione. Una delle poche occasioni in cui la statuetta della Madonna della Caridad è uscita dal suo santuario. Suárez ricorda che nel corso della Messa i fedeli vissero un “momento di grande emozione quando attraverso le frequenze di Radio Vaticana sentirono la voce di Papa Roncalli che salutava e benediceva la nazione cubana”. I testimoni e gli studiosi ricordano inoltre che alla Messa prese parte un giovane Fidel Castro (aveva 32 anni), attorniato dai principali comandanti ribelli che dopo tre anni di lotta armata erano riusciti a rovesciare con lo lotta armata il regime del dittatore Fulgencio Batista che fuggì la notte del Capodanno del 1959.
Anni fa, "Cubadebate" ricevette una lettera di ringraziamento del nipote di Papa Giovanni, Emanuele Roncalli, nella quale si dichiarava grato per aver ricordato questo evento che ormai sembrava dimenticato e che era stato riportato alla memoria dei cubani e del mondo. Papa Roncalli aprì la sua breve allocuzione così: “Vi parla da Roma Vostro padre ... “ e poi, dopo aver ricordato i motivi del raduno aggiungeva: “gravi avvenimenti non molto distanti nel tempo vi hanno spinto a riunirvi ai piedi dell'altare per rinforzare la fede, la speranza e la carità”. Ricordatevi sempre, sottolineò il Papa “che siete tutti fratelli davanti all'unico Padre e che siete membri del Corpo mistico di cui Cristo è la testa”. Giovanni XIII ha voluto insistere sulla vera carità che ha il potere di cambiare il volto della terra e ricordava che “i beni hanno sempre una funzione sociale e che quelli superflui devono essere dati ai bisognosi”. “E' un dovere”, disse “essere protagonisti nella costruzione di una società basata sull'amicizia, il rispetto reciproco, il perdono senza distingui e la riconciliazione, che si edifica ogni giorno vincendo l'egoismo e le incomprensioni.” Ricordatevi, “che l'odio ha dato frutti amari e dunque non rinunciate mai all'amore, l'unico capace di limare le asprezze”. Le parole finali del Papa che affidava Cuba alla Santissima Madre della “Caridad del Cobre”, erano una esortazione “a mantenere viva la pace cristiana e a consolidare le tradizioni cattoliche cubane”.