Gerusalemme , martedì, 18. agosto, 2020 12:30 (ACI Stampa).
Ha cambiato data, ma non ha cambiato significato, ed è aumentata l’urgenza. La Colletta per la Terra Santa che normalmente si tiene il Venerdì Santo quest’anno, causa pandemia, si è spostata al 13 settembre.
La Colletta è la fonte principale per il sostentamento della vita che si svolge intorno ai Luoghi Santi. Papa Francesco ha approvato la nuova data, scelta dalla Congregazione per le Chiese Orientali. “Perché il 13 settembre? – spiega padre Francesco Patton ofm, Custode di Terra Santa, nel video realizzato per l’occasione –. Perché è la domenica più vicina alla festa della esaltazione della Santa Croce, che qui a Gerusalemme celebriamo con particolare solennità, per ricordare fino a che punto è arrivato l’amore del Figlio di Dio per noi: fino a dare la vita sulla croce, per la nostra salvezza, per riconciliarci al Padre e tra di noi, per far nascere una umanità nuova fondata sulla solidarietà e sull’amore”.
In Medio Oriente la situazione della pandemia è grave e si somma alle necessità di sempre. La mancanza di pellegrini ovviamente è un probelma per le comunità che vivono dell'indotto di questa attività.
Per preparare questo momento così importante per la vita della Terra Santa è online un nuovo sito: www.collettavenerdisanto.it, strumento completo per avere tutte le informazioni necessarie.
“La colletta a favore della Terra Santa - spiega il Custode- è un piccolo gesto di solidarietà che tutta la Chiesa è chiamata a compiere per sostenere, attraverso la Custodia di Terra Santa, le comunità cristiane che sono in Terra Santa e sentono sulle proprie spalle il peso e la gloria della Croce di Gesù. Grazie a quello che voi cristiani di tutto il mondo donate con generosità, noi potremo continuare a prenderci cura dei Luoghi Santi della Cristianità, dal Santo Sepolcro alla Basilica della Natività, ai santuari meno noti; potremo sostenere l’azione pastorale delle parrocchie a noi affidate; potremo garantire un’istruzione e un’educazione di qualità a più di 10 mila studenti che frequentano le nostre scuole; potremo aiutare le giovani famiglie a trovare una casa; potremo assistere i lavoratori migranti cristiani a sentirsi accolti anche se lontani dalla loro Patria; potremo stare accanto alle popolazioni colpite dalla guerra in Siria e ai rifugiati sparsi ormai nei vari Paesi in cui ci troviamo a vivere la nostra missione”.