Lima , domenica, 23. agosto, 2020 14:00 (ACI Stampa).
Il 24 agosto 1617 moriva a Lima, Isabella Flores. Se questo nome non dice nulla ai più, i suoi contemporanei l'hanno ricordata con il nome di Rosa da Lima per la sua bellezza.
Doveva essere una bellissima ragazza, se tutti quelli che ne incontrarono lo sguardo, furono conquistati da lei. La bellezza, se apprezzata è un veicolo della grazia ma ciò sembra essere sfuggito alla santa, che nel corso del proprio quotidiano guardò alla sola bellezza interiore.
Nata il 20 aprile 1586, in una delle migliori famiglie del Perù, il casato a cui apparteneva era uno dei più nobili della Spagna, ma purtroppo, per un tracollo finanziario perse l'antico lignaggio.
La santa, adolescente, non si perse di animo e lavorò, anche con mansioni molto semplici pur di fare la sua parte nella conduzione familiare. In questo si legge quell'umiltà che fu la leva con la quale sollevò il mondo per condurlo al Padre.
Prestissimo sentì la voce di Dio, accogliendo la chiamata di vivere come terziaria domenicana, vivendo nel mondo e rimanendo nel proprio ambiente.