Città del Vaticano , domenica, 16. agosto, 2020 12:13 (ACI Stampa).
“Qual è la fede grande? La fede grande è quella che porta la propria storia, segnata anche dalle ferite, ai piedi del Signore domandando a Lui di guarirla, di darle un senso”.
Così Papa Francesco ha commentato il passo del Vangelo di oggi che descrive l’incontro tra Gesù e una donna cananea.
Il Papa dice che ognuno ha la propria storia che non è sempre pulita ma non dobbiamo nascondeerla ma portarla a Dio e provare la tenerezza di Gesù. Sempre ci sono cose brutte nella nostra storia, ma noi dobbiamo capire che il cuore di Gesù porta su di se i nostri dolori e ci ama senza trucco. E per questo si deve avere familiarità con Gesù. E il Papa riepte il suo consiglio di portare e leggere ogni gionro un Vangelo nella borsa e nel telefonino. Il Signore ci aiuti a pregare come la cananea
La donna che insiste nella preghiera con un “grido che nasce da una vita segnata dalla sofferenza, dal senso di impotenza di una mamma che vede la figlia tormentata dal male. Gesù inizialmente la ignora, ma questa madre insiste” e “dimostra di aver intuito che la bontà del Dio Altissimo, presente in Gesù, è aperta ad ogni necessità delle sue creature”. Ed è così che “colpisce il cuore del Maestro e gli strappa parole di ammirazione: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri»”.
Il Papa conclude chiedendo a Maria che faccia crescere “in ogni battezzato la gioia della fede e il desiderio di comunicarla con la testimonianza di una vita coerente, perché da tutti Dio sia amato e lodato per le sue opere di misericordia e di salvezza”.