La Habana , sabato, 19. settembre, 2015 11:00 (ACI Stampa).
Papa Francesco arriva a Cuba 17 anni dopo Giovanni Paolo II e 3 dopo Benedetto XVI. Quella di Jorge Mario Bergoglio è infatti la terza visita di un Pontefice nell’isola caraibica. Le attese sono tante, soprattutto per la comunità cattolica che proprio grazie ai viaggi apostolici di Karol Wojtyla prima e di Joseph Ratzinger poi ha visto migliorare sensibilmente le proprie condizioni di vita.
Il primo viaggio apostolico di un Vescovo di Roma nella Repubblica di Cuba – marxista, comunista, rivoluzionaria e atea – risale al gennaio 1998.
E’ Papa Wojtyla a tirare giù l’ennesimo e storico muro scendendo dalla scaletta dell’aereo atterrato sulla pista di L’Avana il 21 gennaio 1998. Ad attendere il Papa polacco il Lider Maximo, il Presidente della Repubblica Fidel Castro in doppio petto. La divisa da guerrigliero, da sempre indossata da Castro, rimase emblematicamente chiusa nell’armadio.
Papa Wojtyla rimase a Cuba fino al 25 gennaio 1998, girando l’isola in lungo e in largo. “Sono venuto – ebbe a dire Giovanni Paolo II – come messaggero della verità e della speranza, a confermarvi nella fede e a lasciarvi un messaggio di pace e di riconciliazione in Cristo”.
Durò circa 48 ore il viaggio apostolico a Cuba – il penultimo del pontificato – di Benedetto XVI. Il Papa arrivò nell’isola il 26 marzo 2012 e vi ripartì alla volta di Roma due giorni dopo.