Città del Vaticano , sabato, 19. settembre, 2015 12:08 (ACI Stampa).
Dal 1959 non si costruivano più chiese a Cuba, ma lo scorso febbraio a Sandino sono ripresi i lavori di un edificio interrotti proprio nel 1959, allo scoppio della rivoluzione castrista. Il vescovo di Pinar del Rìo, Monsignore Jorge Serpa ha spiegato che con il contributo donato dai fedeli della Chiesa St. Lowrence di Tampa (Florida) sarà possibile riprendere i lavori interrotti. Padre Cirilo Castro parroco di Sandino ha commentato: “Finalmente avremo la nostra Chiesa dopo tanti anni!”.
Negli anni cupi del castrismo a Cuba il cristianesimo è stato perseguitato con violenza. Molti presti sono stati mandati in quelli che si chiamavano “campi di rieducazione” e non si poteva celebrare liberamente nessuna funzione. Ma via via, con la fine dell’ Unione Sovietica, anche i cubani hanno ceduto. Un lavoro lungo di trattative per la Chiesa cattolica fin dagli anni’80 a portato, grazie alle visite di due Pontefici, a risultati incoraggianti. In questi ultimi mesi diversi progetti per costruire nuove chiese sono stati autorizzati dal governo. Fra queste la più importante e significativa sarà edificata a La Habana dedicata a San Giovanni Paolo II. La realizzazione di quest’opera sarà possibile grazie al sostegno generoso della Parrocchia italiana, La Sacra Famiglia di Palmi.
L’arcivescovo della capitale Cardinale Ortega, qualche mese ha presieduto la cerimonia della benedizione della prima pietra ricordando che i terreni sono stati donati dallo Stato. É il primo tempio costruito a Cuba dal 1959 in poi ex novo. Il cardinale Ortega ha ricordato anche che nella costruzione saranno usate diverse strutture dell’altare sul quale Papa Benedetto XVI celebrò la messa in Piazza della Rivoluzione nel 2012.
I vescovi di Cuba dagli anni ’80 hanno potuto incontrarsi e preparare dei piani pastorali. Nel 1986 l’Incontro Nazionale Ecclesiale Cubano è stato il primo frutto della Riflessione delle comunità cattoliche dell’Isola. Cinque anni con la partecipazione di tutte le componenti della Chiesa cattolica di Cuba. Un passo importante nella vita cristiana cubana che creò una possibilità di dialogo con le realtà sociali, e un rilancio della evangelizzazione.
A Cuba l’ateismo di Stato è stato abolito da Fidel Castro nel 1992 e oggi è la Costituzione a garantire il rispetto della libertà religiosa e a precisare la natura laica dello Stato. Almeno sulla carta, perché questo diritto costituzionale non ha ancora leggi o disposizioni e le chiese presenti a Cuba fanno fatica a far valere i propri diritti.