Roma , mercoledì, 5. agosto, 2020 12:30 (ACI Stampa).
Come raccontare la prodigiosa storia dell’apparizione della Madonna nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte di Roma, a un bambino?
E’ la domanda che si è posta l’Editrice Shalom che ha pubblicato nei giorni scorsi un interessante e divertente libro che racconta, a fumetti, l’apparizione della Vergine Maria all’ebreo Alfonso Ratisbonne.
La trama è assai semplice: nonna Rosa racconta alla nipote Rosita l’incredibile storia della conversione dell’ebreo Ratisbonne avvenuta il 20 gennaio 1842. Sarà una delle apparizioni più importanti del 1800 perchè legata a quella della Madonna della Medaglia miracolosa. Già in Francia, nella famosa cappella della Rue de Bac, il 27 novembre 1830, la Madonna apparve a Santa Caterina Labouré, chiedendo di coniare la famosa medaglietta ovale che poi sarà denominata “miracolosa”.
L’ebreo francese Ratisbonne che si trovava a Roma, sognò “qualcosa di strano” nella notte tra il 19 e il 20 gennaio 1842: vide davanti a sè una grande croce nera, avente una forma particolare, senza Cristo. Provò, invano, a scacciare questa immagine, dopodiché si riaddormentò. Dopo la sua conversione, qualche ora più tardi, avrebbe riconosciuto in quella visione, la croce coniata proprio sulla Medaglia Miracolosa. Il giorno seguente avvenne l’inaudito: Alfonso si ritrovò inginocchiato davanti alla cappella dell’Arcangelo san Michele e san Raffaele, nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, con il viso bagnato di lacrime, dicendo tutto emozionato e riconoscente: “Che Dio buono! Che pienezza di grazia e felicità!”. Aveva avuto l’incontro del tutto inaspettato con la Vergine in persona.
A partire da questo spunto, fra Alfonso Longobardi, detto “Tartufone” propone ai bambini attraverso un testo semplice, ma ricco e profondo la meravigliosa storia della conversione di Ratisbonne. “Rosita amava trascorrere i pomeriggi con sua nonna Rosa: era una donna gentile e disponibile, con tanti nipoti a cui amava raccontare storie e avvenimenti del passato. Ogni volta che le era possibile, Rosita si accoccolava sulle gambe della nonna e le chiedeva di raccontarle qualcosa. Anche quel pomeriggio non vedeva l’ora di ascoltarla ed era curiosa di sapere quali meravigliose storie avesse pronte per lei”. Così, inizia la favola de “La Madonna del Miracolo e Alfonso”.