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La Madonna e le radici cristiane d’Europa. La lotta contro la massoneria

In Portogallo è avvenuta l’apparizione che più di tutte ha riguardato la storia recente del mondo. Una apparizione avvenuta in pieno clima massonico, e con la massoneria che voleva mettere a tacere tutto

Fatima | Il santuario di Fatima | Daniel Ibanez / ACI Group Fatima | Il santuario di Fatima | Daniel Ibanez / ACI Group

È una storia antica, quella del Portogallo, e la venerazione a Maria è sempre stata presente, così come la fede nell’Immacolata Concezione, che i portoghesi fecero voto di difendere fino alla morte. Eppure, è nel XX secolo, con le apparizioni del 1917 a Fatima, che il Portogallo entra nella storia mariana e nella Storia con prepotenza. Perché da Fatima si diffonde un messaggio per tutto il mondo, radicato nella storia, che in fondo racconta quello che stiamo raccontando: l’Europa non si potrà salvare se non riconoscerà la sua cristianità. Una cristianità che, in fondo, si costruisce sul culto di Maria.

Il Portogallo nasce nel X secolo con la creazione della contea del Portogallo. Nel 1139, Alfono I Henriquez diventa re del Portogallo e si impegna a promuovere il culto della Vergine e fonda e dedica il monastero cistercense di Alçobaca.

La storia del Portogallo si intreccia spesso con quella della Spagna. Nel 1385, i portoghesi ottengono una insperata vittoria sul Regno di Castiglia a Aljubarrota. Una vittoria quasi miracolosa, tanto che i portoghesi la attribuiscono alla Vergine, facendo voto di costruire una grande chiesa sul luogo della battaglia: è il santuario di Batalha, dedicato di Nostra Signora della Vittoria.

Nel periodo di grande splendore del Portogallo, la figura della Vergine è sempre presente. Enrico il Navigatore fa costruire a Belem una hermita, una chiesetta mariana, che diventa il monastero di Belem alla fine del XV secolo.

Vasco da Gama e la sua ciurma si prepararono alla loro impresa – il primo viaggio verso l’India svolto doppiando il Capo di Buona Speranza - con pellegrinaggi e preghiere alla Vergine

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Tra il 1578 e il 1640, il Portogallo è sottomesso alla Spagna. Il ritorno all’indipendenza viene attribuito all’intercessione della Vergine, tanto che nel 1644

Giovanni di Braganza depone ai piedi della Madonna la corona regale. È un segno: da quel momento la vera “padroneira” del Portogallo sarebbe stata Maria.

In quel periodo, diventa vitale per i portoghesi la dottrina dell’Immacolata Concezione di Maria, che sarà proclamata come dogma solo nel XIX secolo, dopo le apparizioni di Lourdes. Così, nel 1646, i portoghesi fanno voto nazionale di difendere fino al sangue la dottrina dell’Immacolata Concezione, e per rendere più concreto il voto costruiscono un santuario a Vila Viçosa, dedicato all’Immacolata e considerato come “il Solar de Padroneira”.

Tanta devozione non poteva rimanere senza attacchi. Si comincia con le lotte del Marchese di Pombal contro i gesuiti, cacciati poi dal Paese, e si continua con l’arrivo dei francesi, che invadono il Paese nel 1807.

Arrivano assolutisti ed illuminati, il Portogallo diventa Repubblica nel 1910, la religione viene sempre più marginalizzata. Ed è in questo contesto, nel 1917, che avvengono le apparizioni di Fatima. Sono uno squarcio di luce sul buio di quello che sarà definito il secolo breve, un epoca che colpisce anche il Portogallo. E infatti, dal 1926 alla Rivoluzione dei Garofani del 1974, il Portogallo viene controllato da vari governi dittatoriali.

Eppure, la fede c’è ancora nel Paese, che attende di ospitare la prossima Giornata Mondiale della Gioventù.

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(10 – continua)