Lourdes , venerdì, 14. agosto, 2020 10:00 (ACI Stampa).
Dal tempo delle cattedrali a quello delle apparizioni, la Francia si costruisce, vive e si sviluppa intorno al nome di Maria. Considerata “Figlia Primogenita della Chiesa”, con santuari mariani antichissimi, la Francia vive un legame con il culto di Maria che sfocia poi nelle grandi apparizioni del XIX secolo, di cui Lourdes è la più famosa. Se c’è una identità cattolica, in Francia, lo si deve anche alla devozione alla Madonna.
E non potrebbe essere altrimenti, dato che fu Carlo Magno a portare questa grande devozione per la Vergine, e a rendere predominante il culto della Vergine a quello di Santo Stefano a Parigi.
Il XII secolo è l’epoca di San Bernardo, delle Crociate, della cattedrali gotiche. È il periodo d’oro della Francia, durante il quale quasi tutte le chiese sono dedicate alla Vergine, come lo sono le prime otto cattedrali gotiche, le Notre-Dame di Chartres, Parigi, Reims, Laons, Rouen, Bayeux, Erveux Amiens. In quel periodo, le immagini mariane vengono poste ovunque: su fontane, pietre di confine, grotte. Una tale devozione che fa esclamare a Urbano II, che attraversa la nazione per predicare la prima Crociata: “Il Regno di Francia è il Regno di Maria. Non perirà giammai”.
La devozione si sviluppa ulteriormente con le Crociate, perché i crociati riportano dalla Terrasanta moltissime reliquie, perlopiù mariane.
Anche i re vengono permeati da questa fede. Ogni azione politica di Luigi XIII, nel XVII secolo, è contrassegnata da un “segno di pietà”. Ed è lo stesso re, nel 1629, dopo la vittoria sugli Ugonotti, a porre la prima pietra della chiesa di Nostra Signora delle Vittorie. Nel 1635, poi, Luigi XIII consacra il suo regno alla Vergine.