Città del Vaticano , domenica, 2. agosto, 2020 12:13 (ACI Stampa).
Nell'Angelus odierno il Papa riprende il Vangelo di questa domenica che ci presenta il prodigio della moltiplicazione dei pani.
"Immaginiamo le facce dei discepoli! - dice il Pontefice dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano - Gesù sa bene quello che sta per fare, ma vuole cambiare il loro atteggiamento: non dire che si arrangino, ma che cosa ci offre la Provvidenza da condividere? Gesù, attraverso questa situazione, vuole educare i suoi amici di ieri e di oggi alla logica di Dio: la logica del farsi carico dell’altro".
Il Papa spiega chiaramente il significato profondo della parabola di oggi: "Con questo gesto Gesù manifesta la sua potenza, non però in modo spettacolare, ma come segno della carità, della generosità di Dio Padre verso i suoi figli stanchi e bisognosi. Egli è immerso nella vita del suo popolo, ne comprende le stanchezze e i limiti, ma non lascia che nessuno si perda o venga meno: nutre con la sua Parola e dona cibo abbondante per il sostentamento".
"La compassione, la tenerezza che Gesù ha mostrato nei confronti delle folle non è sentimentalismo, ma la manifestazione concreta dell’amore che si fa carico delle necessità delle persone", conclude infine il Papa.
"Quando leggo le notizie delle guerre, io ho compassione della gente vicino a me? Sono capace di soffrire con loro o che si arrangino? Non dimenticare la parola compassione!", dice a braccio il Papa.
Subito dopo la preghiera mariana il Pontefice passa ai consueti saluti e subito il suo pensiero va al popolo di Nicaragua che "soffre per l'attacco alla cattedrale di Managua". Ieri è stata distrutta l'Immagine Venerata di Cristo che "ha sostenuto la vita del popolo fedele". "Vi sono vicino e prego per voi", dice il Papa.