Roma , sabato, 1. agosto, 2020 10:00 (ACI Stampa).
Venerdì scorso Papa Francesco ha scelto don Francesco Lomanto, del clero della diocesi di Caltanissetta, a guidare la diocesi di Siracusa. E ieri un messaggio di “affettuoso saluto nell’attesa di incontrarci”. “
Lʼarcidiocesi di Siracusa – radicata in epoca apostolica, grazie alla visita di Paolo, sostenuta nel cammino di fede dallʼevangelizzazione di S. Marciano, discepolo dellʼapostolo Pietro, e rafforzata nella testimonianza cristiana dalla vita e dalla memoria di S. Lucia – è una Chiesa ricca di forte tradizione spirituale e di solida attività pastorale”, scrive: a “questa Chiesa, che mi attende nello spirito di fede, io vengo nel nome del Signore per amare, servire e donare me stesso“. Nella missiva il vescovo eletto saluta i presbiteri, i diaconi, gli uomini e le donne di vita consacrata, i giovani del Seminario, i fedeli laici. Ed infine le autorità civili e militari.
“Progrediamo nel cammino della fede – ha scritto - con uno sguardo contemplativo per risalire con animo pieno di amore a Dio che ci guiderà passo dopo passo. La Vergine Maria, nostra Madre, la cui infinita tenerezza si è resa tangibile alla nostra Chiesa nella consegna dell’inesauribile significato del segno delle sue Lacrime, consoli i nostri cuori, rafforzi la nostra speranza, incoraggi la nostra testimonianza evangelica e ci doni la certezza che tutta la vita è credere allʼamore di Dio”.
Si prepara ad una nuova guida pastorale anche la diocesi di Piacenza-Bobbio. Papa Francesco, nelle settimane scorse, ha nominato il nuovo vescovo nella persona di Adriano Cevolotto che riceverà l’ordinazione episcopale sabato 26 settembre a Treviso dalle mani del vescovo Michele Tomasi. Con lui il predecessore Gianni Ambrosio e Erio Castellucci, arcivescovo metropolita di Modena-Nonantola. L’ingresso nella nuova diocesi è in programma domenica 11 ottobre nella cattedrale di Piacenza.
Sabato scorso l’ingresso a Civitavecchia-Tarquinia del nuovo vescovo Gianrico Ruzza che nella sua prima celebrazione nel locale porto ha citato le “molteplici attenzioni” a cui la comunità è chiamata per essere presente significativamente nella vita delle città: il sostegno alle famiglie; la prossimità con i poveri e tutti coloro che sono in difficoltà; il mondo del lavoro. “Penso – ha poi aggiunto - al nostro Porto e alla crisi occupazionale, l’altissima considerazione che dovremmo avere per gli anziani, uno dei tesori più preziosi di questa comunità”. “Dinanzi a questo mare – ha quindi sottolineato - sento il desiderio di andare a pesca con tutti voi di quegli uomini e di quelle donne che – anche senza saperlo – sono in attesa del pescatore, per incontrare il loro Signore e trovare, in tal modo, la vera gioia”.