Roma , martedì, 11. agosto, 2020 14:00 (ACI Stampa).
La Basilica di San Bartolomeo all'Isola sorge a Roma, sull’Isola Tiberina. Questa posizione in mezzo al Tevere, luogo chiave per l’attraversamento del fiume, esprime bene uno degli aspetti più caratteristici di questa basilica, che "raccoglie memorie legate a mondi diversi e lontani, uniti insieme in una unica e originale sintesi di fede, arte e storia".
E' il sito ufficiale della Basilica nel rione Trastevere a raccontare la sua storia particolare: "La basilica venne costruita in un luogo di pellegrinaggio già conosciuto: da secoli, infatti, sull’Isola Tiberina esisteva un tempio dedicato ad Esculapio, ed erano numerosi coloro che visitavano il luogo sacro per implorare la propria guarigione. Nel 998 l’imperatore tedesco Ottone III edificò la chiesa per accogliere i resti di due martiri: San Bartolomeo apostolo, il cui corpo è custodito nell’altare maggiore, e Sant’Adalberto, vescovo di Praga, che fu ucciso nel 997 mentre evangelizzava popolazioni pagane all’estremo confine settentrionale dell’Europa cristiana".
Una caratteristica particolare della Basilica è il pozzo presente all'interno. Un "caso molto raro": esso probabilmente risale all’epoca romana e le sue acque erano ritenute taumaturgiche.