Arezzo , giovedì, 17. settembre, 2015 20:38 (ACI Stampa).
"Ridurre le diseguaglianze come voi sottolineate non è soltanto un impegno morale: è un obiettivo legato al destino stesso della nostra società". Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio al 48° Incontro di Studi delle Acli nazionali che si è aperto oggi ad Arezzo.
"Inedite e straordinarie opportunità di crescita – scrive Mattarella– sono offerte ai cittadini, ma accanto a esse si manifestano squilibri, ingiustizie, pericoli e ne sono drammatica testimonianza le guerre, le povertà vecchie e nuove, le migrazioni indotte da fame e dal terrore, lo sfruttamenti suicida del territorio e dell’ambiente".
Il capo dello Stato ha affrontato anche il tema migrazione: "Dobbiamo affrontare oggi con umanità e visione del futuro i flussi migratori che muovono verso le nostre regioni più ricche e al nostro interno favorire la coesione, ridurre le iniquità accorciare le distanza tra territori, generazioni, ceti sociali".
"Abbiamo bisogno di aprire una nuova, positiva stagione dell’Europa, ma tutte le Istituzioni rischiano di essere deboli se non sostenute da forze sociali e da corpi intermedi attivi- prosegue il Capo dello Stato in un passaggio del suo messaggio –E’ il momento di un grande impegno condiviso che recuperi, accanto al riconoscimento delle reciproche diversità, il senso del bene comune".
I lavori della tre giorni sono stati aperti di Roberto Rossini, responsabile dell’Ufficio studi delle Acli nazionali, a cui è spettato il compito di spiegare il titolo dell’Incontro di studi "Dove non c’è uguaglianza –ha detto- non può esserci pace. Il tema della lotta dura alle disuguaglianze è la base per la giustizia e la pace”. Ecco perché la scelta del versetto tratto dal salmo 84. «Siamo convinti che si possa e si debba sperare. Abbiamo il dovere di non essere pessimisti ma di comprendere bene la realtà per stare nei processi".