Cagliari , martedì, 4. agosto, 2020 14:00 (ACI Stampa).
La Basilica di Bonaria a Cagliari è oggi il massimo tempio cristiano della Sardegna, e la sua costruzione è durata parecchi secoli. La Basilica gode di una storia pluricentenaria che affonda le sue origini nella leggenda.
I religiosi Mercedari da sempre custodi del Santuario, grazie al dono di Alfonso d’Aragona, pensarono di erigere un nuovo tempio più grande e maestoso della piccola chiesa fatta costruire nel 1325/26 dal conquistatore della Sardegna.
La prima pietra fu posta il 25 marzo del 1704. I lavori durarono a lungo e sono stati ostacolati da problemi e difficoltà di ogni genere, come la mancanza di denaro e soprusi vari. Fu Monsignor Pietro Balestra, che appoggiò e incoraggiò con ogni mezzo la ripresa dei lavori. Il tempio, anche se incompleto, fu consacrato il 25 aprile 1926 dal Cardinale Bisleti, ricevendo il titolo, benignamente concesso da Pio XI, di Basilica Minore. Dopo la guerra, la Basilica venne anche restaurata.
La festa di Nostra Signora di Bonaria viene celebrata il 24 aprile. La Basilica contiene il Simulacro della Vergine, protagonista di un vero e proprio miracolo. E' il sito della Basilica della Madonna di Bonaria a raccontare nel dettaglio la storia: "Una nave, proveniente probabilmente dalla Spagna, si dirigeva verso l’Italia quando, all’improvviso, fu colta da una terribile tempesta, che mise a repentaglio la vita dell’equipaggio e dei passeggeri. Pur essendo esperti di navigazione, nessuno dei marinai riuscì a portare l’imbarcazione al sicuro. Il capitano, in un ultimo tentativo di salvare almeno gli uomini, ordinò di gettare in mare tutto il carico della nave".
"Così fu fatto ma senza risultato alcuno. C’era anche una grande cassa, di cui s’ignorava il padrone e il contenuto. Fu gettata per ultima. All’improvviso, quasi per incanto, la tempesta cessò. Si cercò di riprendere la rotta prestabilita ma la nave, quasi costretta da forze misteriose, seguì la cassa che, dopo qualche tempo, si arenò sulla spiaggia, ai piedi della collina di Bonaria - continua la storia che troviamo nel sito ufficiale della Basilica - Molta folla, comprese le autorità religiose e civili, accorsero sulla spiaggia per rendersi conto dell’accaduto. Tutti contemplavano la cassa chiedendosi quale misterioso segreto racchiudesse. Si cercò di aprirla, ma nessuno ci riuscì. Si cercò di sollevarla, ma ogni tentativo fu vano. La cassa era troppo pesante. All’improvviso una voce di bimbo, – un fanciullino in braccio a sua madre – gridò: Chiamate i frati della Mercede! Questi arrivarono in fretta e, senza difficoltà alcuna, sollevarono la pesante cassa e la trasportarono nella loro chiesa".