Roma , giovedì, 23. luglio, 2020 15:00 (ACI Stampa).
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha scritto una lettera ai vescovi, in vista della ripresa autunnale delle attività pastorali, “necessariamente graduale e ancora limitata dalle misure di tutela della salute pubblica, alcune delle quali legate a valutazioni regionali”. “Lavorare insieme per porre le condizioni con cui aprirsi a nuove forme di presenza ecclesiale”, questo è l'obiettivo.
La lettera si collega anche all'Istruzione su “La Conversione Pastorale della Comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa” pubblicata dalla Congregazione per il Clero lo scorso lunedì. La Presidenza CEI evidenzia ora l’urgenza “di progettare, con le dovute precauzioni, un cammino comunitario che favorisca un maggior coinvolgimento dei genitori, dei giovani e degli adulti, e la partecipazione all’Eucaristia domenicale”.
Ma l'attenzione dei vescovi italiani è naturalmente rivolta tutta all'emergenza coronavirus e alle nuove norme e regole da attuare.
"Quanto alla celebrazione dei sacramenti, “a partire da quelli dell’iniziazione cristiana”, la lettera ricorda che “non ci sono impedimenti a celebrare con dignità e sobrietà”. “È bene – si raccomanda – aver cura che la loro celebrazione, pur in gruppi contenuti, avvenga sempre in un contesto comunitario”. Per la Cresima, “oltre ad assicurare il rispetto delle indicazioni sanitarie, in questa fase l’unzione può essere fatta usando un batuffolo di cotone o una salvietta per ogni cresimando”. La stessa attenzione “sarà necessaria per le unzioni battesimali e per il sacramento dell’Unzione dei malati”.
E i cantori e i cori? La CEI chiarisce anche questo punto: si attendono dal Ministero dell’Interno indicazioni.