Carpi , domenica, 19. luglio, 2020 10:00 (ACI Stampa).
“Il Regno dei cieli si può paragonare…”. Così inizia il brano di Vangelo di oggi. L’espressione “Regno dei cieli, Regno di Dio” è un tema centrale dei vangeli. Cosa significa? Esso non è una cosa e neppure un luogo, ma si identifica con la persona di Cristo. Pertanto, Gesù identificando se stesso con il “Regno” intende rivelare che in Lui Dio è presente in mezzo agli uomini, che Egli è la presenza di Dio e che il luogo dove cresce e opera il Regno, che è Cristo, è il cuore dell’uomo.
Nel cuore dell’uomo, tuttavia, abita non solo Cristo, ma anche il Maligno il quale è capace di suscitare “strutture di peccato” che cercano di opporsi a Dio, di negare la natura dell’uomo, di distruggere i principi della legge morale e di rimodellare i fondamenti stessi della società.
L’azione del “nemico” si svolge durante la notte quando non può essere visto, per cui tante persone ritengono che non esiste. Infatti,“…mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò”. Una delle carte vincenti del demonio è quella di convincere che non c’è e così l’uomo abbassa le sue difese perché ritiene di non avere alcun nemico da cui difendersi. E’ la strategia del diavolo. Entra ed esce dal campo di grano – la vita delle persone, le istituzioni, le iniziative - senza che nessuno ne abbia consapevolezza perché creduto assente.
La parabola fa, poi, notare che trascorre del tempo fra la semina della zizzania e l’apparizione del suo germoglio. Troviamo, qui, svelata un’ altra tattica del Diavolo.
Egli non semina un male completo, maturo, ma deposita i germi di quello che sarà, dopo una lunga e volontaria incubazione, il frutto del male. In altre parole i germi di male depositati da Satana hanno bisogno di trovare un terreno fertile per potersi sviluppare. Le inclinazioni cattive, le immaturità nella fede, la preghiera trascurata, la mancata partecipazione ai sacramenti costituiscono il terreno fertile dove i germi di male si sviluppano e producono i loro frutti avvelenati.