Roma , sabato, 11. luglio, 2020 10:00 (ACI Stampa).
Da qualche giorno siamo entrati nel periodo delle vacanze estive. Un tempo dedicato al riposo, ai viaggi, alla scoperta di luoghi diversi. “Un tempo che fa vivere il senso di pienezza del presente”, scrive l’arcivescovo di Fermo, Rocco Pennacchio, in un messaggio ai turisti che sono arrivati o che stanno arrivando nelle Marche. Il periodico diocesano “La Voce delle Marche” ha dedicato l’intero numero estivo al turismo e a “quanto di più prezioso il nostro territorio possa regalare a coloro che in questa estate vorranno visitarlo”. Nel messaggio Pennacchio invita a mettere al centro di questo tempo “il desiderio, l’attenzione e la tensione verso ogni esperienza di incontro autentico tra persone” e di “scoprire una giusta misura della ‘prossimità’”.
I giorni che “trascorrerai in Calabria, nella Piana di Sibari, nella bellezza di questo territorio della diocesi di Cassano all’Jonio, siano sereni, dopo un periodo indubbiamente problematico che ci ha segnati”, è l’augurio del vescovo di Cassano allo Ionio, Francesco Savino evidenziando come oggi abbiamo “scoperto la nostra fragilità e i nostri limiti: il Covid-19 ha destabilizzato certezze e convinzioni, ma ci ha fatto trascorrere un ‘tempo sospeso’ che è anche ‘tempo ritrovato e liberato’ in quanto ci ha consentito di verificare il nostro rapporto col mondo e con gli altri attivando, ne sono certo, un processo di cambiamento”.
“Vedrete un Trentino giustamente sorridente e pronto ad accogliervi, ma sappiate che nessuno qui ha dimenticato, e non intende farlo, l’eredità di questi mesi”, scrive il vescovo di Trento, Lauro Tisi: “anzi, la cicatrice resta ben visibile, come dimostrano le misure di restrizione alla socializzazione anche in ambienti come quelli montani che l’immaginario associa alla natura stessa di libertà e di spazi senza confini. La sfida dell’estate trentina sarà proprio questa: fare del limite una risorsa; un’occasione di attenzione per gli altri, prima che per noi stessi”.
“Benvenuti nella nostra terra bella e ospitale”, scrive il vescovo di Lecce, Michele Seccia: “quest’anno vi abbiamo attesi più del solito: i disagi provocati dall’emergenza sanitaria e i gravissimi riflessi sull’economia hanno acuito le diseguaglianze costringendo tante famiglie a non muoversi da casa e a rinunciare a qualche giorno di meritato riposo”. Il vescovo pensa a loro: “provo a immaginare il senso di smarrimento e di paura che sperimentano riflettendo su un futuro senza un orizzonte nitido. E penso alla tristezza con cui tanti genitori fissano negli occhi i loro bambini ma anche alla delusione dei piccoli che quest’anno non potranno trascorrere, dopo un lungo periodo di isolamento e di lontananza anche dalla scuola, la tanto sospirata vacanza”. E rivolgendosi a chi ha scelto i territori della diocesi per vivere qualche giorno di relax “apro le porte e il cuore accogliente della Chiesa di Lecce. Chi arriva per la prima volta in questa terra meravigliosa, spalancherà gli occhi pieni di stupore ammirando i numerosi angoli di paradiso che la natura si è ritagliata proprio qui. Chi torna, invece, ci darà conferma che Lecce e il Salento meritano di essere visitati almeno una volta nella vita”.
Le diocesi e le parrocchie della Liguria aspettano i turisti per donare riposo al loro spirito nel periodo delle prossime vacanze, dicono i vescovi della regione.