Ratisbona , mercoledì, 8. luglio, 2020 14:00 (ACI Stampa).
«Che Dio ti ricompensi, Georg, per quello che hai fatto, sofferto e per quello che mi hai regalato!». Non potendo essere presente personalmente nella cattedrale di Ratisbona, alle esequie del fratello Georg Ratzinger, il Papa emerito Benedetto XVI. ha affidato ad un messaggio, letto tra lacrime di commozione dall´arcivescovo Georg Gänswein verso la fine della messa di esequie, il suo ultimo saluto al fratello, scomparso lo scorso 1 luglio all´età di 96 anni.
«Di mio fratello – ha scritto ancora il Papa emerito - vorrei ricordare la convivialità, l’ironia e anche la gioia che provava per i buoni doni del creato. Ringrazio Dio per il fatto che ho potuto stargli vicino nei suoi ultimi giorni. Lui non mi ha chiesto di fargli visita, ma io ho sentito che era il momento giusto per andare. Lunedì [21 giugno, ndr], quando l´ho salutato, sapevamo che ci vedevamo per l´ultima volta qui sulla Terra, ma eravamo sicuri che il buon Dio, che regna nell`altro mondo, ci regalerà ancora momenti insieme». Nel suo messaggio, Benedetto XVI., che ha seguito la celebrazione via live-stream, ha ringraziato il vescovo di Ratisbona Rudolf Voderholzer e tutti coloro che hanno contribuito ad organizzare la sua visita al capezzale del fratello Georg.
Così, con una messa solenne nella cattedrale di San Pietro, presieduta alle ore 10 dal vescovo Voderholzer, la città di Ratisbona ha preso oggi congedo da monsignor Georg Ratzinger. La messa di esequie è stata concelebrata anche dal Nunzio apostolico in Germania, Nikola Eterović, e dall’arcivescovo Georg Gänswein, allora segretario personale di Papa Ratzinger.
«Siamo molto grati per la tradizione musicale che Georg Ratzinger ha contribuito a coltivare», ha detto il vescovo Voderholzer durante la sua omelia ricordando la carriera musicale di Georg Ratzinger come direttore del coro dei Domspatzen. «La musica appartiene alla liturgia stessa – ha proseguito il presule nella predica della messa di requiem, seguita in live-stream su Facebook da oltre 300 persone - non è un ingrediente esteriore. Al talento come musicista si univano nel defunto naturalmente tante doti umane. Questo spiega le tante reazioni partecipate nelle "condoglianze digitali", che sono state lasciate sul sito internet della Diocesi di Ratisbona, dove soprattutto molti ex cantori dei Domspatzen hanno voluto salutare il loro vecchio direttore».
Sul tavolo, presso la bara, accanto al suo ritratto, insieme al calice e alla stola a ricordo del suo servizio sacerdotale, anche uno spartito musicale e un diapason, a rappresentare la sua passione e la sua carriera come "Direttore del coro della cattedrale" (Domkapellmeister). Nel ricordo del vescovo Voderholzer emergono anche memorie del suo rapporto personale con Georg Ratzinger, anch´esse legate alla musica: «Anche a me disse una volta: "Vescovo, ma lei ha una voce giovanile!". E a me sembrava già di aver superato l’esame per l’ingresso nel coro dei Domspatzen! ».