Città del Vaticano , mercoledì, 8. luglio, 2020 11:15 (ACI Stampa).
Sette anni dopo la visita a Lampedusa, Papa Francesco celebra l'8 luglio 2020 una Messa nella cappella di Casa Santa Marta, alla quale partecipa solo il personale della sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, "vista la situazione sanitaria".
Lo scorso anno il Papa celebrò la Santa Messa all'altare della Cattedra della Basilica di San Pietro, alla quale parteciparono circa 250 persone tra migranti, rifugiati e quanti si sono impegnati per salvare la loro vita. Francesco ci tiene a ricordare ogni anno quello che fu il suo primo "viaggio papale".
Nell'omelia della Messa il Papa riprende in particolare il Salmo di oggi: "Ricercate sempre il volto del Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, ricercate sempre il suo volto". "La ricerca del volto di Dio è garanzia del buon esito del nostro viaggio in questo mondo, che è un esodo verso la vera Terra Promessa, la Patria celeste", spiega il Papa.
Poi il Papa commenta la prima Lettura: "Il popolo d’Israele, descritto dal profeta Osea nella prima Lettura, all’epoca era un popolo smarrito, che aveva perso di vista la Terra Promessa e vagava nel deserto dell’iniquità. La prosperità e l’abbondante ricchezza avevano allontanato il cuore degli Israeliti dal Signore e l’avevano riempito di falsità e di ingiustizia".
"Si tratta di un peccato da cui anche noi, cristiani di oggi, non siamo immuni - continua Francesco - L’appello di Osea ci raggiunge oggi come un rinnovato invito alla conversione, a volgere i nostri occhi al Signore per scorgere il suo volto".