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L'Anno di Giovanni Paolo II, i soggiorni a Castelgandolfo luogo di studio e riposo

Tra incontri con i giovani, udienze ufficiali e seminari di lavoro la residenza del Papa diventa luogo di formazione

Giovanni Paolo II con i giovani nel cortile di Castelgandolfo nel 2000 |  | Osservatore Romano Giovanni Paolo II con i giovani nel cortile di Castelgandolfo nel 2000 | | Osservatore Romano

“Penso che Castel Gandolfo abbia esperienza nell’offrire una buona permanenza ai Papi. Allora possiamo essere sicuri che lo si ripeterà anche quest’anno. E già l’undicesimo anno della mia permanenza estiva a Castel Gandolfo. Tutti e due abbiamo qualche esperienza: gli abitanti di Castel Gandolfo ed il Papa”.

Era il 1989, il 21 luglio un venerdì. Giovanni Paolo II proseguiva la consuetudine dei Pontefici moderni e si recava nelle Ville Pontificie affacciate sul lago di Albano.

Il Palazzo Apostolico di Castelgandolfo non è una residenza lussuosa, ha una storia antica ed era stato ristrutturato da Pio XI dopo i Patti lateranensi.

Oggi è un museo, ma il legame della cittadina laziale con i Papi ha qualcosa di speciale che non si può recidere. Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI lo avevano capito bene e Giovanni Paolo II fece di Castelgandolfo quel “Vaticano due” che gli permise di ritrovare anche le forze dopo l’attentato e i vari interventi, ma che fu anche un vero laboratorio di studio e occasione di incontro con i giovani in particolare.

La prima visita la fa il 25 ottobre del 1978: Così sono diventato un vostro concittadino! Non potrei dire molte cose, ma una è certa: che il nostro primo incontro è molto caloroso, molto rumoroso! Ma spero anche che c’è molto religioso! Saluto a tutti! E auguro a Castel Gandolfo che quel nuovo cittadino sia un cittadino onesto. E perché quel cittadino è il Papa, comincia per dare una benedizione a tutti i suoi concittadini. Saluto le autorità locali, e poi ringrazio a tutti quelli che mi hanno un po’ sorvegliato, tante grazie! E ultima parola: sia lodato Gesù Cristo!”

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A Castelgandolfo Giovanni Paolo II preparava le sue encicliche e soprattutto i suoi viaggi. E poi incontrava amici intellettuali, professori che avevano lavorato con lui in giovinezza, ma anche capi di stato se serviva.

Rimane nel ricordo di molti la visita di George W. Bush all’epoca presidente degli Stati Uniti. Egli stesso ne parla nel suo libro di memorie: “Feci una visita nel luglio del 2001 nella sua meravigliosa residenza estiva, Castel Gandolfo. Le guardie svizzere in alta uniforme ci hanno scortato per una serie di stanze nella sala dei ricevimenti. Papa Giovanni Paolo II è stato uno dei grandi della storia moderna. Ha sopravvissuto al regime nazista e a quello comunista in Polonia ed è diventato il primo papa non italiano in 455 anni. Con il suo slogan 'Non avere paura' ha unito le coscienze dell'Europa centrale e orientale per far cadere la cortina di ferro”.

Ma soprattutto le Ville con il loro parco erano il luogo ideale per gli incontri informali con i giovani. Non ci sono testi che raccontino i canti intorno ad un falò, i dialoghi del Papa con i ragazzi di ogni parte del mondo. Ma chi ha vissuto quelle esperienze non le dimentica.

E poi c’erano gli incontri con Chiara Lubich il cui centro dei Focolari confinava proprio con le Ville del Papa.

Per Giovanni Paolo II Castelgandolfo era davvero un luogo di rifugio, tanto che la sua permanenza non si limitava all’estate. Il Papa andava dopo Pasqua, anche dopo Natale per riposarsi e per essere da solo con la natura. E non solo. Ricorda Saverio Petrillo per decenni direttore della Ville Pontificie: “ il papa andava spesso anche nelle case dei dipendenti che vivono all'interno delle Ville. Gli piaceva conoscere le loro famiglie, capire come vivessero. Gli offrivano un caffè, un tè, qualche pasticcino, proprio come si fa con un amico che ti viene a trovare. Era molto bello e tutti qui conservano un bellissimo ricordo di questo suo modo di stare tra loro”.

Poi ogni domenica l’ Angelus, e negli ultimi anni anche l’udienza del mercoledì.

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E Giovanni Paolo II non dimenticava mai la festa più partecipata del paese, la Sagra delle Pesche a fine luglio.: “Oggi a Castel Gandolfo si celebra la Sagra delle Pesche. E’ questa una tradizione che dà un tono di particolare letizia alla presente giornata ed offre agli abitanti di Castel Gandolfo ed ai pellegrini qui convenuti l’occasione di trascorrere alcune ore festosamente liete, gioendo per i frutti della natura, che il Signore elargisce. Auspico che questa iniziativa, favorendo la promozione del tempo libero a valorizzazione delle risorse naturali e spirituali dell’uomo, permetta di ricreare il corpo e l’anima a maggior gloria di Dio, Creatore dell’universo”.

Anche se la sua vera passione era la montagna, anche se i suoi viaggi nel mondo erano il cuore della sua missione, Giovanni Paolo II sapeva che la cittadina sul lago era di fatto la casa del Papa e che la gente di Castello avrebbe sempre ricambiato con affetto speciale gli inquilini della Ville.