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Una raccolta fondi per lo Sri Lanka. Ecco la "storia di un dono che diventa un viaggio"

Intervista a Fabio Barbati, organizzatore di una raccolta fondi per lo Sri Lanka, duramente colpito da povertà e lockdown

Padre Amila |  | Fabio Barbati
Padre Amila | Fabio Barbati
Padre Amila |  | Fabio Barbati
Padre Amila | Fabio Barbati
Padre Sahayan |  | Fabio Barbati
Padre Sahayan | Fabio Barbati
Padre Sahayan |  | Fabio Barbati
Padre Sahayan | Fabio Barbati
"Storia di un dono" è un bel progetto di raccolta fondi per lo Sri Lanka, duramente colpito dalla povertà e ora anche dall'emergenza Covid-19. Per molti di loro, che traggono l'indispensabile per la sussistenza della giornata nei campi, il lockdown imposto dal governo per il virus purtroppo si traduce immediatamente nell'incertezza di un pasto quotidiano. Ma c'è chi non si arrende davanti a tutto questo. Perchè donare a chi non ha è il più bel dono che possiamo fare a noi stessi. Di questa raccolta fondi e altri progetti ACI Stampa ne ha parlato con Fabio Barbati, autore di “Storia di un dono” e responsabile della raccolta fondi per lo Sri
Lanka, che ci ha raccontato anche di un interessante progetto di viaggi nelle comunità di missione.
 
"Storia di un dono", che progetto è ?
“Storia di un dono” è essenzialmente un racconto di speranza in un tempo di crisi globale. Ma, effettivamente, il suo punto di arrivo è divenuto l’annuncio della nascita di Anawim Spiritual Travels: un progetto di viaggi molto speciali nelle comunità di missione in Sri Lanka che frequento da quasi quindici anni.  Dopo l’Italia, anche in Sri Lanka è stato imposto il lock-down, e gli amici delle missioni si sono trovati a fronteggiare il problema basilare della fame. Ma in poco tempo si è vista entrare in opera la Provvidenza, attraverso la generosità di persone sparse per il mondo e spesso sconosciute. Padre Amila, da Dolosswala, ha mandato delle immagini molto toccanti degli aiuti ricevuti. Mi è parso che fosse una storia da raccontare, perché infonde speranza.  In pratica, inizialmente volevo solo organizzare una donazione per supportare la sua comunità e quella di Padre Sahayan; ma a un tratto ho visto l’intreccio e il senso di una storia più ampia, che porta ad Anawim Spiritual Travels come proposta per rispondere al nostro bisogno di una felicità più autentica.
 

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Perchè il "dono"?
Il punto di partenza è stato la riflessione sul dono. Il gesto che fai quando tu doni, apre uno spazio di relazione particolare, perché non è personalistico, eppure ricongiunge la felicità di chi riceve alla felicità di chi dona e crea nuove possibilità di vita. La chiave della tua felicità spesso è nel sorriso dell’altro che ha bisogno di te.
Il bisogno dei poveri in Sri Lanka, si è rivelato ai miei occhi come una chance per metterci in un cammino di felicità.

Qual è al momento la situazione nelle due missioni in Sri Lanka?
Padre Amila, diocesano di etnia Singalese, ha riunito una fraternità trasversale alle appartenenze religiose ed etniche, e sta puntando alla formazione culturale dei gruppi più umili insieme alla promozione di una coscienza comune della dignità umana. A Dolloswala, infatti, i raccoglitori di thè e di lattice, di etnia Tamil, lavorano in condizioni paragonabili ai servi della gleba. Spesso è la donna che mantiene la famiglia col lavoro nei campi. Il lock-down ha intensificato le migrazioni verso il medio oriente, alla ricerca di lavoro, che si traduce in rapporti di sfruttamento disumano. Gli esiti non di rado sono tragici sia per le lavoratrici che per le loro famiglie rimaste a casa.  Padre Sahayan, gesuita di etnia Tamil, vive con i pescatori del distretto di Batticaloa. Fa studiare i bambini, dà lavoro e socialità a un gruppo di vedove. Sostiene la sua comunità creando lavoro e approvvigionamenti alimentari attraverso l’agricoltura, cercando di instaurare un sistema di autosostentamento. Ha appena realizzato un centro di medicina ayurvedica, ma purtroppo la crisi pandemica ha interrotto gli aiuti economici. In sintesi, occorre sostenere i percorsi virtuosi già esistenti: quelli che hanno messo ben a fuoco il problema dell’autosostentamento e della creazione di strumenti emancipanti. E occorre crearne di nuovi.
 

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Anawim Spiritual Travels, di cosa si tratta?
Si tratta di un programma di viaggi alla scoperta della ricchezza degli Anawim, stare con loro, imparare da loro, collaborare con loro. Gli Anwim nel linguaggio biblico antico sono “i poveri di Dio”: la loro peculiarità è che nelle difficoltà si fidano e si affidano a Dio. Chi è stato a contatto con i poveri non ha potuto fare a meno di innamorarsi del loro sorriso, che ci insegna a resettarci, a tornare al punto dal quale tutto è un dono. Questo non è un progetto di beneficienza, che di solito si fonda sul paradigma “noi abbiamo quindi doniamo, loro non hanno, quindi ricevono”. Siamo tutti poveri: in quanto a causa dell’egoismo e del sistema che ne è derivato, siamo privati della felicità, ovvero della capacità di amare l’altro liberamente. Ma è altrettanto vero che siamo tutti ricchi: abbiamo il dono della vita; abbiamo la possibilità di donare e donarci, di essere felici attraverso un percorso di fratellanza.  Anawim Spiritual Travel, dunque, è un progetto di viaggio che coniuga tre piani e tre obiettivi: la ricerca interiore, attraverso la convivenza con le persone umili delle missioni che visitiamo e attraverso momenti meditativi; portare un aiuto economico che si basi sulle relazioni personali intrecciate nel viaggio e che cerchi di istaurare rapporti economici di utilità reciproca (dalle adozioni scolastiche alle dotazioni strutturali, dalle donazioni al micro-credito, alle collaborazioni imprenditoriali); conoscere luoghi e tradizioni autentici, attraverso l’incontro e l’ospitalità dei locali, mettendo a disposizione dei viaggiatori la rete di amicizie che ho costruito in questi tredici anni. Ho imparato che alla fine di ogni viaggio, quello che resta veramente, sono le relazioni.
 
Noi cosa possiamo fare da qui per aiutare i poveri dello Sri Lanka?
In questo momento, in cui i paesi ricchi sono concentrati sulla ripresa della normalità, gli aiuti economici sono diminuiti. Proprio adesso è il momento più opportuno per dare il nostro aiuto. Per questo abbiamo organizzato la raccolta fondi per le due comunità di P. Amila e P. Sahayan.
Dunque, in attesa di poter partecipare al primo viaggio di Anawim Spiritual Travels – che a Dio piacendo sarà intorno a marzo-aprile 2021 – si può fare già da subito l’esperienza della felicità del donare!
Si può contribuire attraverso un bonifico bancario:

causale “Donazione Covid Sri Lanka", (indicando la propria e-mail a cui poter inviare i ringraziamenti e dare notizia dei frutti dei contributi).  
 
IBAN: IT06O0200805198000400843640
Intestatario conto: FABIO BARBATI
Numero conto: 00000400843640
Bic/Swift: UNCRITM1B75
 
Info e contatti: fabiobarbati@gmail.com
 

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