Città del Vaticano , mercoledì, 16. settembre, 2015 15:18 (ACI Stampa).
Di certo, sembra ci sia solamente il fatto che si farà una Congregazione Laici, Famiglia e Vita. Ed è la decisione più imminente, i cui tempi spettano solo al Papa. Mentre c’è ancora da aspettare per definire i contorni di una nuova super-congregazione Carità, Giustizia e Pace, anche quella emersa dalle riunioni dei cardinali. La decima riunione del Consiglio dei Cardinali che si conclude oggi ha ancora, dunque, conclusioni interlocutorie.
E non può che essere così, spiega padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede, in un briefing con i giornalisti. “E’ tutto un work in progress,” dice quasi fuori microfono, scherzando. E poi spiega che “i cardinali non sono solo chiamati a discutere una riforma della Curia, sono anche chiamati a consigliare il Papa sul governo della Chiesa universale. E il Papa li ascolta.”
Facile, dunque, che non si segua una rigida road map, ma piuttosto si raccolgano le sensazioni di quello che è necessario. E la cosa più urgente è sembrata appunto essere la super congregazione Famiglia, Laici e Vita. Per studiarne la fattibilità, il Papa ha chiamato un consigliere, il cardinal Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano, che il Papa deve stimare molto, tanto che lo ha inserito tra i membri di nomina pontificia del prossimo Sinodo dei Vescovi.
Il cardinal Tettamanzi è stato ascoltato dai cardinali, orfani del loro coordinatore, il Cardinal Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, rimasto in patria per questioni di salute: tornerà in forma per il Sinodo. Ai cardinali, l’arcivescovo emerito di Milano ha spiegato pro e contro del progetto, e questi hanno pensato che i pro fossero più dei contro. Il Pontificio Consiglio della Famiglia, dal canto suo, sembra sia stato attivissimo per far pendere la bilancia in suo favore, puntando anche all’inserimento del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi sul Matrimonio e la Famiglia sotto l’ombrello del dicastero, alla pari della Pontificia Accademia per la Vita.
Ora sarà il Papa a decidere se, come e quando stabilire la nuova super congregazione. Probabile si farà un motu proprio, stabilendo l’istituzione della nuova congregazione e lasciando tutto come è, almeno per il momento. Un percorso simile a quello che è stato fatto per lo stabilimento della Segreteria della Comunicazione.