Cascia , giovedì, 25. giugno, 2020 12:30 (ACI Stampa).
Con il canto di apertura del ‘Veni Creator’ e la celebrazione eucaristica dello ‘Spirito Santo’, presieduta dal priore generale dell’ordine agostiniano, p. Alejandro Moral Antón, si è aperto, nella basilica di santa Rita in Cascia, il VII Capitolo Ordinario della Provincia Agostiniana d’Italia, che doveva essere svolto a fine aprile.
Al termine della celebrazione eucaristica il Capitolo agostiniano si è riunito per gli atti ‘di rito’, previsti dalle Costituzioni: il messaggio di ringraziamento e congedo di p. Luciano De Michieli, con la consegna del sigillo della Provincia, a significare la conclusione del mandato di priore provinciale; la nomina degli Officiali del Capitolo; l’approvazione dell’Ordo Capituli e del programma dei lavori. Durante la preghiera dell’ora sesta, il priore generale ha confermato l’elezione di p. Giustino Casciano quale sesto priore provinciale d’Italia, che ponendo la sua mano destra sui Sacri Vangeli, ha pronunciato nell’assumere l’Ufficio che eserciterà a nome della Chiesa, secondo le disposizioni canoniche.
Padre Giustino Casciano, attuale priore della basilica di san Nicola da Tolentino, è nato in Molise 64 anni fa, ed appena eletto ha pronunciato il discorso programmatico: “Aprire il cuore e l’intelligenza a tutti gli agostiniani d’Italia, prendermi cura delle tante realtà che abbiamo su tutto il territorio nazionale, mettendomi al loro servizio, sarà la strada sulla quale intendo camminare in questo nuovo incarico a cui sono chiamato”.
Lo abbiamo incontrato nei giorni immediatamente precedenti al Capitolo nella basilica di san Nicola immerso nella preghiera ed il suo primo pensiero è quella di restare nella città accanto ai terremotati:
“Quella di restare qui potrebbe essere una scelta da prendere in seria considerazione. Anche alla luce del sostegno necessario, in termini di ricostruzione, di cui ha bisogno non solo Tolentino, ma l’intero Centro Italia ferito dal terremoto. La decisione sarà comunque frutto di una attenta riflessione generale. Abbiamo vissuto ed in parte ancora stiamo vivendo il dolore e le prove della pandemia. Nelle terre già molto provate dal terremoto ora si aggiunge questo terribile virus e se per tutti è difficile, per molti, come ha detto Papa Francesco, è difficilissimo. La riapertura dopo il coronavirus sarà sicuramente graduale e i tempi della ricostruzione post sisma si dilatano, ma ce la metteremo tutta. Con l’aiuto di Dio e l’intercessione della Madonna, degli angeli e dei santi riusciremo a far rinascere la nostra bellissima patria”.