Città del Vaticano , lunedì, 22. giugno, 2020 10:00 (ACI Stampa).
Dal Sudan al Cile, dalla Malesia all’Irlanda, sono moltissime le iniziative messe in campo dalle organizzazioni della Chiesa in tutto il mondo per aiutare i migranti a contrastare la pandemia COVID 19. Sono tutte raccolte in un bollettino della Sezione Migranti e Rifugiati, a testimoniare come l’attenzione della Chiesa per i migranti, siano essi sfollati, rifugiati o migranti economici. Migranti che hanno particolare bisogno di aiuto nella crisi della pandemia.
Qualche esempio. Le Caritas di Sudan, Mali, Migeria e Ucraina hanno chiesto aiuto per finanziare progetti per aiutare sfollati e rifugiati a contrastare l’impatto del COVID 19. Sono situazioni diverse, ma accomunate dalla presenza di sfollati. In particolare, in Niger, a causa anche di inefficienze politiche nel contrastare la pandemia, sono a rischio le vite di 2 milioni di persone forzate a lasciare le loro case e andare in campi rifugiati.
L’Ucraina viene invece aiutata da 387 mila euro destinati alle popolazioni più vulnerabili nella zona di Donetsk e Luhansk da Caritas in Spagna.
Anche in Cile la situazione è complessa. L’Istituto Cattolico Cileno delle Migrazioni ha lanciato la campagna #nomasdistanciamento (non più distanziamento), che invita le persone a solidarizzare, mantenendo però il rispetto del distanziamento sociale. I fondi raccolti della campagna serviranno all’Istituto di continuare a supportare centinaia di migranti.
Sempre in Cile, le diocesi di Rancagua e San Bernardo hanno lanciato una campagna di solidarietà, chiamata “Cinque pani e due pesci”, per aiutare a nutrire, dare un tetto e fornire abiti a quanti si trovano in una situazione vulnerabile.