Il religioso nacque il 3 maggio 1895 a Pamplona. Visse un 'esistenza regolata dalla preghiera e dall'amore al prossimo.
Scoperta la vocazione come ministro degli infermi la seguì con trasporto e coerenza.
Allo scoppio delle sommosse rivoluzionarie si trovava nella comunità di Barcellona. In questo luogo aveva diverse mansioni, sia come sacerdote che come testimone silenzioso del servizio ai malati.
Chi lo ha conosciuto lo ricorda come un uomo sereno e particolarmente propenso ad aiutare il prossimo, soprattutto se malato e povero.
Fedele alla Regola ne visse gli insegnamenti praticando il rispetto e l'amore.
Non risparmiò il suo coraggio, attivandosi per la salvezza dei propri confratelli e di tutti quelli che, in quei tempi di sofferenza, bussarono alla porta della comunità, nella quale risiedeva.
Scoperto ed arrestato venne assassinato in odium fidei, per il gran bene seminato in ossequio alla professione religiosa che lo invitava ad essere un fiero imitatore del Divin maestro che non risparmiò la sua vita sul Calvario e così fu. Era il 29 settembre 1936.
L'esecuzione vide come suo compagno, anche, un domestico che aiutava i Padri nella gestione del quotidiano e che ne viveva gli stessi ideali, di fede e di speranza, nel comune credo apostolico.
Non si conosce il luogo del loro martirio ed altre informazioni, utili a ricostruire quella triste ora se non quell'esempio che, oggi, la storia ricorda come autentici testimoni del Cristo e fedeli imitatori della sua opera.
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