Città del Vaticano , lunedì, 15. giugno, 2020 14:00 (ACI Stampa).
Hanno cominciato a lavorarci nel settembre 2019, e ora che si è nella Settimana dopo Pentecoste, periodo in cui molte Chiese cristiane pregano per l’unità, il loro lavoro è finalmente pronto: il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani ha pubblicato il sussidio di preghiera per la Settimana di Unità dei Cristiani del 2021, curato dalla Comunità di Grandchamp in Svizzera, che ne ha scelto anche il tema, tratto dal Vangelo di Giovanni: “Rimanete nel mio amore e porterete molti frutti”.
Il sussidio è una proposta, che poi ogni singola comunità può adattare. Tradizionalmente, la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani si tiene tra il 18 e il 25 gennaio, secondo una proposta che fu avanzata nel 1908 da padre Paul Watson, perché le due date comprendono simbolicamente la Festa della Cattedra di San Pietro e quella dalla Conversione di San Paolo. Ci sono stati vari precedenti illustri, ma fu solo a partire dal 1968, con Paolo VI e con gli sviluppi ecumenici dettati anche dal Concilio Vaticano II, la Settimana comincia a strutturarsi con un tema e con varie attività, tra cui la presenza del Papa per i Vespri nella Basilica di San Paolo Fuori Le Mura, tradizionalmente dedicata al dialogo ecumenico.
Nel 2019, fu un gruppo ecumenico di Malta a occuparsi della redazione del sussidio di preghiera, nel 2018 furono i cristiani dell’Indonesia e nel 2016 furono i cristiani di Lettonia a curarlo.
Quest’ano, la scelta è caduta sulla Comunità di Grandchamp, che ha sede nei prossi di Neuchatel, nella Svizzera francese. Sin dall’inizio, la comunità ha avuto stretti legami con la Comunità di Taizé e con l’Abbé Paul Couturier, figura fondamentale nella storia della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani.
Le suore hanno scelto come tema “Rimanete nel mio amore e porterete molti frutti”. Ma è tutto il brano del Vangelo di Giovanni ad essere meditato negli otto giorni di preghiera per l’Unità dei cristiani, strutturata nel sussidio proprio come la vita della comunità monastica, con le sue veglie e i suoi ritmi.