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Il Cardinale Turkson visita una associazione che fa volontariato nei campi Rom

La visita parte delle iniziative della Commissione vaticana per il Covid 19

Cardinale Turkson | Il Cardinale Turkson visita il campo rom di Castel Romano, 13 giugno 2020 | DSSUI Cardinale Turkson | Il Cardinale Turkson visita il campo rom di Castel Romano, 13 giugno 2020 | DSSUI

Una visita per distribuire mascherine, ma anche per consegnare pacchi famiglia per aiutare le famiglie rom in difficoltà. Il Cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, è stato il 13 giugno in visita al Polo ex Fienile di Tor Bella Monaca per incontrare i volontari dell’Associazione 21 luglio, e poi al campo rom di Castel Romano, per consegnare dei pacchi famiglia.

L’Associazione 21 luglio, presieduta da Carlo Stasolla, realizza ogni settimana 250 – 300 pacchi alimentari per bambini da 0 a 3 anni che vivono nelle baraccopoli e nei campi rom della Capitale, al fine di contrastarne la malnutrizione, soprattutto in questo tempo di emergenza dovuta alla pandemia.

Il Cardinale ha distribuito ai volontari 3 mila guanti in vinile, 6 mila mascherine chirurgiche, 200 mascherine in stoffa lavabili e 500 confezioni di paracetamolo. Quindi, ha visitato il campo di Castel Romano e lì ha consegnato i pacchi famiglia in alcuni insediamenti che costituiscono la baraccopoli.

Secondo un comunicato del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il Cardinale “a nome del Santo Padre, ha portato a tutte le persone presenti, ai volontari impegnati nell’assistenza alle comunità, alle famiglie e ai bambini delle baraccopoli, il segno del Suo paterno abbraccio e l’espressione del sentimento di spirituale vicinanza in questo momento difficile e di prova”.

Il Cardinale Turkson ha sottolineato che “come ripete spesso Papa Francesco, nessuno deve essere lasciato indietro. Siamo qui oggi per testimoniare il sostegno a tutti coloro che vivono situazioni di sofferenza e vulnerabilità, e che spesso vengono dimenticati, soprattutto in questo tempo di emergenza sanitaria, sociale ed economica. Ricordiamoci che lo sviluppo integrale dell’uomo è connesso alla cura del Creato: fallendo nell’uno falliremo anche nell’altro”.

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Il Cardinale è stato accompagnato dal vescovo Gianpiero Palmieri, ausiliare di Roma per il settore Est e Delegato per la Carità, la Pastorale dei Migranti e dei Rom; Don Giovanni De Robertis, Direttore generale della Fondazione Migrantes; Monsignor Pierpaolo Felicolo, Direttore della Fondazione Migrantes Roma; la dottoressa Maria Rosaria Giampaolo dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che con il camper ospedaliero del progetto “Non ti scordar di me” da tempo visita e monitora regolarmente lo stato di necessità sanitaria delle comunità presenti nelle baraccopoli. La visita al Polo e al campo di Castel Romano è stata organizzata da Carlo Stasolla, Presidente dell’Associazione 21 luglio, da tempo impegnata nell’assistenza e accompagnamento delle popolazioni rom e sinti, cui il Cardinale ha rivolto il Suo cordiale ringraziamento.