Roma , sabato, 13. giugno, 2020 10:00 (ACI Stampa).
Quella che ci aspetta quest’anno sarà “un’estate diversa, strana, difficile, ma sicuramente indimenticabile”, sottolineano al Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della Cei che lancia il progetto “aperto per ferie” per rendere un servizio al territorio. “Sarà un’estate da inventare, caratterizzata come sempre da responsabilità, rigore e cura ma che decisamente avrà bisogno di un’attenzione e uno sguardo diverso. Ora più che mai, non possiamo permetterci di sbagliare o fare passi falsi: bisogna mettere in piedi un piano”. Non è facile rispondere ai bisogni di tutto – si legge nella presentazione del progetto il cui sito è online – “ma ci siamo mossi attraverso un confronto costante con gli incaricati regionali e il tavolo del Forum Oratori Italiani” e si spiega che tutto ciò che viene pubblicato può essere liberamente utilizzato da tutte le diocesi e realtà ecclesiali, perché ciascuno “possa utilizzare il materiale personalizzandolo e riadattandolo come meglio crede, in base alle proprie esigenze”.
Sono state attivate anche molte convenzioni tra le istituzioni e le diocesi per la ripartenza di un servizio utile ai giovani e alle loro famiglie in questo tempo particolare.
Nella diocesi di Ferrara-Comacchio, l’arcivescovo, Gian Carlo Perego, e l’assessore alle Politiche sociali del comune di Ferrara, hanno firmato un protocollo per le attività oratoriali estive delle parrocchie per contenere il contagio. “Abbiamo attivato questo percorso – spiega una nota della diocesi - in un’ottica di reciproca collaborazione e condividendo un obiettivo comune: dare alle famiglie un servizio di qualità uniforme nelle prestazioni e garantito in tutti gli aspetti sanitari e relativi alla sicurezza”. A Milano convenzione tra la Fondazione oratori milanesi e il Comune: le parrocchie dovranno garantire il funzionamento dell’oratorio estivo nei mesi di giugno, luglio, agosto ed eventualmente settembre e adottare un protocollo di sicurezza sanitario per la gestione dei servizi. Si tratta di 160 oratori frequentati da 32mila ragazzi.
A Novara la pastorale giovanile ha promosso un sussidio dal titolo “E… adesso vivi!” per la preghiera quotidiana per l’estate. “Questo piccolo strumento ordinario – spiegano i promotori - per il cammino spirituale personale, che la diocesi propone da circa dieci anni e che negli ultimi mesi di emergenza per il Coronavirus è diventato digitale continuerà ad essere proposto in formato pdf e scaricabile gratuitamente anche nei prossimi mesi estivi, fino a settembre”. Il vescovo Franco Giulio Brambilla ha scritto ai giovani chiedendo loro di prendere carta e penna e scrivere una lettera alla vecchia maniera, raccontando paure, speranze e preghiere che hanno riempito questi giorni. Una lettera da indirizzare ai se stessi del futuro, “alle donne e uomini che diventerete”, da custodire e nascondere, per poi rileggerla tra qualche anno.
La Pastorale giovanile di Sicilia guarda a “nuove forme di attività estive, impegnative sì, ma esaltanti ed evangeliche”, spiega in un documento dal titolo “rEstate ragazzi” indirizzato a parroci e comunità, responsabili delle associazioni ecclesiali, religiosi e religiose esprimendo il plauso per “le iniziative già avviate e al contempo, chi non l’avesse fatto, v’incoraggiamo ad avviare progettualità belle e responsabili”.