Macerata , venerdì, 12. giugno, 2020 14:00 (ACI Stampa).
“Quest’anno non sarà possibile svolgere il pellegrinaggio nella forma consueta. La circostanza che stiamo attraversando, tuttavia, acuisce il nostro bisogno di intensamente vivere e ci sfida ad approfondire le ragioni del nostro essere pellegrini, sempre più consapevoli nello scoprirci bisognosi e quindi mendicanti. Fermarci tutti a causa della pandemia ci ha spinto a riflettere, come forse non capitava da tempo, su chi siamo, su come e di che cosa viviamo. Perché tutta questa sofferenza? Perché il dolore di tante persone morte lontane dai propri cari? Come affrontare il dramma della perdita del lavoro? A che serve studiare, se tutto poi finisce? Sono le domande che ci accompagnano in questo periodo, nel profondo di noi stessi”.
In questo modo gli organizzatori del pluriquarentennale pellegrinaggio da Macerata a Loreto non si arrendono e propongono di partecipare in modo diverso al gesto, rinato grazie al professore di religione, don Giancarlo Vecerrica, ai suoi studenti come forma di ringraziamento alla Madonna per la conclusione dell’anno scolastico.
Quindi il 42^ Pellegrinaggio Macerata-Loreto di sabato 13 giugno sarà diverso da tutti gli altri. Ci sarà la recita del Rosario, intervallato da canti e testimonianze, il cui momento culminante sarà la consegna di tutte le invocazioni e intenzioni ai piedi della Madonna nella Santa Casa. Chiunque potrà inviare le proprie intenzioni collegandosi al sito www.pellegrinaggio.org o attraverso una mail a segreteria@pellegrinaggio.org.
A Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito della diocesi di Fabriano-Matelica, abbiamo chiesto di spiegarci come si svolge il pellegrinaggio. Davanti alla incapacità di risolvere il nostro malessere e nonostante le maschere che a volte indossiamo, provando a far finta di niente, c’è qualcosa che resiste: continuiamo a desiderare, non accontentandoci di risposte parziali, non all’altezza della profondità del dramma. Ce lo testimonia un grande scrittore laico come Albert Camus. Dal suo ‘Caligola’ avevamo tratto il tema per questo pellegrinaggi: ‘Mi sono sentito all’improvviso un bisogno di impossibile’. Alla luce del contesto che stiamo vivendo, sentiamo ancora più urgere questo ‘bisogno di impossibile’. Nei giorni scorsi in tantissimi ci hanno scritto, da ogni parte d’Italia e del mondo, raccontando le difficoltà e le fatiche, ma anche le scoperte di umanità, l’aiuto ricevuto, la vicinanza sperimentata.
Abbiamo pensato allora di condividere un gesto di preghiera: al pomeriggio del 13 giugno nel Santuario della Misericordia a Macerata il vescovo, mons. Nazzareno Marconi accenderà la fiaccola del Pellegrinaggio, che a sera arriverà a Loreto; sempre il 13 giugno alle ore 21, nel Santuario Mariano di Loreto, insieme all’arcivescovo, Fabio Dal Cin, svolgeremo la veglia di preghiera.