Città del Vaticano , lunedì, 14. settembre, 2015 11:10 (ACI Stampa).
Il demonio “promette tante cose ma all’ora di pagare paga male, è un cattivo pagatore. Ma ha questa capacità di sedurre, di incantare”. Lo ha ricordato il Papa stamane, celebrando la Messa quotidiana a Santa Marta nella memoria liturgica della Esaltazione della Croce. Al rito hanno partecipato anche i cardinali che da oggi riprenderanno i lavori del C9.
Con la Croce Gesù vince il male, il demonio, il serpente: “Lui – ha ricordato Francesco – è venuto per prendere su di sé tutti i nostri peccati e Lui è diventato il più grande peccatore senza averne fatto alcuno. E Paolo ci dice: Lui si è fatto peccato per noi. E’ brutto! Lui si è fatto peccato per salvarci, questo significa il messaggio della liturgia della Parola di oggi, il percorso di Gesù”.
Come Gesù anche noi dobbiamo abbassarci. La via della Croce non è una via facile, ha ammonito ancora il Papa: “Quando guardiamo Gesù sulla Croce, ma ci sono bei dipinti, ma la realtà è un’altra: era strappato tutto, insanguinato dai nostri peccati. Questa è la strada che Lui ha preso per vincere il serpente nel suo campo. Guardare la Croce di Gesù, ma non quelle croci artistiche, ben dipinte: guardare la realtà, cosa era la croce in quel tempo. E guardare il suo percorso e a Dio, che annientò se stesso, si abbassò per salvarci. Anche questa è la strada del cristiano. Se un cristiano vuole andare avanti sulla strada della vita cristiana deve abbassarsi, come si è abbassato Gesù. E’ la strada dell’umiltà, sì, ma anche di portare su di sé le umiliazioni come le ha portate Gesù”.