Città del Vaticano , giovedì, 4. giugno, 2020 15:00 (ACI Stampa).
Papa Francesco ha chiamato al telefono lo scorso 3 giugno l'arcivescovo Josè Gomez di Los Angeles, presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti per assicurare preghiere e solidarietà durante il periodo di agitazione che ha fatto seguito alla morte di George Floyd. Ne ha dato notizia la presidenza della Conferenza Episcopale USA.
George Floyd è un uomo di colore morto lo scorso 25 maggio, durante un arresto operato dalla polizia di Minneapolis.
Papa Francesco aveva fatto riferimento alla morte di George Floyd anche al termine dell'udienza generale del 3 giugno, dicendo che non si possono chiudere gli occhi su nessun tipo di razzismo.
L'arcivescovo Gomez ha dichiarato che "il Papa ha detto che sta pregando, specialmente per l'arcivescovo Bernard Hebda e la Chiesa locale di Minneapolis - St. Paul. Ha ringraziato i vescovi per il tono pastorale della Chiesa nelle nostre dichiarazioni e azioni di risposta dalla morte di George Floyd. Ci ha assicurato le sue continue preghiere e vicinanza nei giorni e nelle settimane che verranno".
Floyd è morto il 25 maggio, durante un arresto avvenuto a seguito dell'accusa di aver contraffatto un conto di 20 dollari, e il video dell'arresto, con Floyd messo a terra dalla polizia che lamentava "Non posso respirare" mentre un ufficiale di polizia gli teneva il ginocchio sulla gola, è stato particolarmente diffuso.